Ci sono diversi comportamenti umani davvero strani. Tic, allucinazioni per quanto riguarda la psicopatologia. Nel primo caso si tratta di movimenti strani e stereotipati che sfuggono al controllo consapevole. Nel secondo caso, invece, si parla di percezioni abnormi in assenza di un oggetto sensibile.
Diversi riflessi non patologici, inoltre, sfuggono al controllo volontario del cervello umano. Basti pensare al colpetto sul ginocchio che fa stendere la gamba di colpo.
Vi sono ancora molte manifestazioni che la scienza non riesce a spiegare in maniera esaustiva. L’uomo continua ad interrogarsi su differenti argomenti.
Lo sbadiglio, ad esempio, tuttora non trova una spiegazione esauriente.
In questo articolo si affronterà proprio questa tematica.
Ecco qual è il semplice motivo per cui sbadigliamo a cui molti non pensano.
Quando si sbadiglia
Lo sbadiglio non è altro che un respiro molto profondo. Permette all’essere umano di incamerare una grande quantità di ossigeno. Segue un’espirazione altrettanto decisa. È qualcosa di perfettamente normale. È sintomo di benessere e salute.
Un’altra caratteristica dello sbadiglio è la contagiosità. Vedendo una persona intenta a sbadigliare, anche l’osservatore farà lo stesso. Ma a cosa serve? Quando si sbadiglia?
Si tratta di un comportamento molto diffuso anche nel mondo animale. Quando i ritmi circadiani si sfasano come accade in primavera, ecco che si spalanca la bocca in segno di stanchezza. Anche durante un pasto si può assistere ad un sonoro sbadiglio. Se ne può rintracciare persino una valenza comunicativa. Si usa per informare chi ci circonda delle proprie intenzioni. Si pensi agli ippopotami.
Ma perché accade ciò?
Ecco qual è il semplice motivo per cui sbadigliamo a cui molti non pensano.
Diverse teorie e diverse spiegazioni
All’inizio si pensava che lo sbadiglio fosse una conseguenza dell’eccessiva concentrazione di anidride carbonica. Il corpo cercherebbe di incamerare più ossigeno possibile con una inspirazione potente.
Alcuni studi dicono che lo sbadiglio servirebbe a regolare la temperatura corporea.
Si usa questo riflesso anche nella comunicazione. Può essere un segnale inequivocabile di stanchezza.
Un’ultima ipotesi è che sono proprio i neurotrasmettitori i responsabili. Essi controllano diverse funzioni dell’organismo come le emozioni o l’appetito.
La verità è che mancano delle evidenze scientifiche che spieghino in maniera esaustiva la funzione dello sbadiglio. Diversi studi sono ancora in corso.