Ecco perché questo titolo sta volando in Borsa. Quali sono i potenziali margini di rialzo?

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Balza in Borsa Astaldi. La società italiana, che ha sede a Roma, è una multinazionale nell’ambito delle costruzioni. In Borsa oggi segna un rialzo che ha raggiunto il 10%. Una performance che era stata annunciata già da un paio di sedute. Ecco perché questo titolo sta volando in Borsa

Ecco perché questo titolo sta volando in Borsa

Il titolo Astaldi vola in Borsa con un balzo di oltre il 10%. A spingere i prezzi sono le notizie che arrivano dal fronte dei conti, ma anche una indiscrezione. I conti del 2019 sono evidentemente piaciuti al mercato, che sta premiando l’azione. I ricavi saliti del 50% sono un ottima notizia, anche se gli effetti della quarantena peseranno sul bilancio di quest’anno.

Ma a spingere il titolo in Borsa c’è anche l’indiscrezione che a breve arriverà il nuovo socio forte nell’azionariato. Gli analisti danno per scontato che entro ottobre 2020 Webuild, il nuovo nome di Salini Impregilo, entrerà nella società. L’integrazione darà vita a un colosso mondiale del settore, con oltre 70mila dipendenti.

Quali sono i potenziali margini di rialzo?

In Borsa l’azione (MIL-AST), ha subito i rovesci del mercato al pari di quasi tutte le azioni della Borsa italiana. Ma si è ripresa, con una forza che per un settore ciclico è quasi sorprendente. Il 16 marzo il titolo toccava un minimo a 0,3 euro. Ma un mese dopo i prezzi avevano già raggiunto la quota di 0,64 euro, con un rialzo di oltre il 100%. Tuttavia nei successivi due mesi Astaldi perdeva forza propulsiva e ripiegava fino a 0,45 euro. Probabilmente spinta da vendite di chi voleva monetizzare i guadagni realizzati nelle precedenti settimane.

Ma da fine maggio i prezzi hanno ripreso a salire. Il titolo ha recuperato fino alle quotazioni attuali di 0,56 euro. Il balzo del 10% può preludere a una nuova ondata di acquisti. Probabile il raggiungimento nuovamente dei massimi degli ultimi 2 mesi a 0,65 euro. Poi occorrerà vedere se avrà la forza di salire oltre. I target successivi potrebbero essere 0,78 euro e poi 0,85 euro.

Attenzione ad un ritorno dei prezzi sotto 0,5 euro. Significherebbe che l’interesse sul titolo è già scemato e che gli acquisti non erano di accumulo ma speculativi