Ecco perché non dovremmo mai buttare i vestiti che non usiamo più nella pattumiera

armadio

Con la fine dell’estate e l’avvento dell’autunno, ci si prepara al nuovo cambio stagione nei nostri armadi.

In questa fase non manca mai un po’ di sano decluttering, per liberarci dei capi che non mettiamo più e magari fare spazio ai nuovi capi che potremmo acquistare. Un ottimo metodo per crearsi un buon alibi per un po’ di sano shopping. Ma la nostra mania compulsiva all’acquisto, nonostante ci faccia sentire appagati e sempre alla moda, non è una vera e propria amica. Non solo per noi e per la nostra condizione economica, ma anche, e soprattutto, per un altro aspetto da non sottovalutare assolutamente.

Ecco perché non dovremmo mai buttare i vestiti che non usiamo più nella pattumiera

Gettare gli indumenti inutilizzati nei normali cassonetti dei rifiuti è un vero e proprio crimine contro l’ambiente. Si, abbiamo capito bene, non è esagerato considerarlo un “crimine”, considerando il grandissimo impatto ambientale che la nostra gonna estiva a fiori che non ci piace più può avere sull’ambiente.

Sappiamo quante “gonne a fiori” vengono cestinate ogni anno? Ebbene, le tonnellate di rifiuti tessili smaltite annualmente sono 20.000 solo in Francia. L’Italia non vuole essere di certo seconda e infatti non è da meno anche in questo triste primato.

Non a caso, l’industria maggiormente responsabile per lo sfruttamento delle risorse idriche del Pianeta è proprio quella tessile. È folle se immaginiamo che solo per produrre una singola T-shirt sono necessari 2.700 litri d’acqua. Dunque, buttando nel cassonetto una vecchia maglia, avremo appena buttato via inutilmente migliaia di litri d’acqua, oltre ad avere un impatto sull’ambiente.

Per smaltirla, infatti, si emetteranno gas serra che contribuiranno all’innalzamento anomalo delle temperature. Immaginiamo, dunque, che disastro può combinare una sola maglietta e moltiplichiamolo per tutte le volte in cui tutti abbiamo avuto questa cattiva abitudine. L’inquinamento prodotto dallo smaltimento degli indumenti è quasi al pari di quello prodotto dal petrolio, un vero disastro. Ecco perché non dovremmo mai buttare i vestiti che non usiamo più nella pattumiera.

Quindi, qual è il giusto metodo di smaltimento?

Le soluzioni al problema sono più che semplici e in alcuni casi sono anche convenienti per noi. I capi usati in buone condizioni, infatti, possono essere venduti sui siti appositi (come Vinted, ad esempio) e ci faranno guadagnare anche qualcosina. O regalati a persone vicine e lontane per far felice qualcun altro con qualcosa che a noi non torna più utile.

Se totalmente immettibili, invece, è bene smaltire i rifiuti negli appositi cassonetti di raccolta. Associazioni di volontari o specializzate nel riciclo degli indumenti si preoccuperanno di raccogliere i nostri vecchi capi e dopo averli selezionati, li donerà a chi ne ha più bisogno.

Ultima, ma non per importanza, non dimentichiamo l’arte della sartoria del riciclo. Le nonne ne sono solitamente specializzate e dare nuova vita ad un vecchio capo è semplicissimo, oltre ad essere divertente. Non dimentichiamoci, poi, che questa pratica può regalarci dei capi personalizzati totalmente unici e irripetibili. Risparmio, cura dell’ambiente e unicità saranno le tre regole di cui non potremo più fare a meno. Ed ecco spiegato, quindi, il motivo per cui non dovremmo mai buttare i vestiti che non usiamo più nella pattumiera.

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