La leggenda narra che quando il cinema divenne popolare e iniziarono le pellicole a colori, registri e produttori si affidarono alla cucina per le scene dei film drammatici. Il pomodoro aiutò le scene di sangue, la cipolla, invece, quelle col pianto. Oggi sicuramente i vari Clint Eastwood, Quentin Tarantino o James Cameron fanno ricorso a sistemi più moderni, ma pomodoro e cipolla hanno comunque segnato una svolta anche nella storia del cinema. Ecco perché la cipolla ci fa piangere e come evitare di farlo in questo articolo dei nostri Esperti della Redazione.
La cipolla come l’aglio
Intanto, anche per una semplice curiosità, bisogna precisare che la cipolla fa parte della stessa famiglia dell’aglio. Li accomuna quindi quel tipico sapore piccante e il pizzicore che sanno lasciare sulla lingua. Diciamo che oggi in commercio troviamo entrambi gli alimenti in comode versioni sminuzzate, ma la classica affettatura sul tagliere ha sempre il suo perché. E, proprio quando ci cimentiamo al taglio della cipolla, inizia il nostro pianto.
Linea di difesa
La cipolla causa il pianto per il naturale sistema difensivo che le permette di proteggersi dagli agenti esterni. La natura infatti ha fatto in modo che, per impedire agli animali di mangiare i semi, la cipolla lanci una sostanza simile ai gas lacrimogeni della polizia. Questo per permettere alla specie di sopravvivere, altrimenti minacciata di scomparire. Inoltre, questa sostanza che ci fa piangere, il cui nome è aliinasi, difende la pianta dai batteri e dai funghi. Ecco perché la cipolla ci fa piangere e come evitare di farlo, con un semplice trucchetto.
Occhialetti da piscina
Il modo più semplice e più sicuro per impedire ai lacrimogeni della cipolla di farci piangere è indossare gli occhialetti da piscina. Solo così la nostra cornea avrà una protezione sicura, anche contro il movimento involontario di portarsi le mani agli occhi e peggiorare le cose. Non preoccupiamoci se assomiglieremo a qualche comico della tv che in sala indossa mascherina e pinne da sub. L’importante è tagliare la cipolla senza spargere inutili lacrime.
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