Il Governo ha stabilito linee molto restrittive per quello che riguarda le attività, il lavoro e l’accesso in luoghi pubblici. Il Green Pass è diventato ormai indispensabile e per chi non ha il vaccino l’unica soluzione temporanea (48 ore) è l’esecuzione del tempone. Questo può essere molecolare, più preciso e con maggiore sensibilità, o antigenico rapido, affidabile intorno al 90%.
Vista la grande richiesta e la sua indispensabilità, a conti fatti, la spesa per i tamponi potrebbe davvero essere importante. Gli unici esclusi, per ora, da questo costo sono le persone con gravi patologie impossibilitate a eseguire il vaccino, tutti coloro che hanno avuto gravi reazioni alla prima dose di vaccino e le donne incinte. Naturalmente il tutto deve essere documentato con specifici referti medici.
Quale è la differenza tra i tamponi e perché questa disparità di prezzo
Per adesso, come già detto, gli unici tamponi a garantire il rilascio del pass sono il molecolare e l’antigenico rapido. Entrambi vengono compiuti prelevando un campione rinofaringeo, ma hanno costi davvero diversi. Il molecolare si aggira intorno ai 70 euro nella sanità pubblica, ma si arriva a cifre ben oltre i 100 euro nel privato. Questo dovuto alla sensibilità massima (vicina al 100%) del test e all’uso di macchinari biologici specifici.
Il tampone antigenico rapido, che si può eseguire in farmacia, può essere lavorato a mano usando dei semplici reagenti. Per questo e per la non perfetta attendibilità il costo, che oggi è calmierato, è di 15 euro per i maggiorenni e di 8 euro per la fascia 12-18 anni.
Negli ultimi tempi si trovano in vendita anche test da fare in autonomia in casa, formato da un bastoncino e un reagente. Essi non prevedono il rilascio del Green pass ma possono essere comunque usati come auto diagnosi. L’esecuzione sbagliata del test e l’insicura comunicazione in caso di positività da parte della persona rendono questi tamponi non raccomandabili.
Ecco perché il tampone Covid non è gratuito e quale sarà la sua evoluzione
Diverse proposte, anche da parte delle varie fazioni politiche, sono state fatte per rendere i tamponi gratuiti per tutti. Il Governo però ha sempre declinato questi suggerimenti perché vuole incentivare la vaccinazione dei cittadini. Un eventuale tampone gratuito ogni 48 ore può essere usato dai no vax per continuare a fare “vita normale” gratuitamente senza vaccinarsi. Ecco perché il tampone Covid non è gratuito e questa sarà la sua evoluzione: test salivari.
Si sta lavorando nel cercare test sempre più rapidi, soprattutto da eseguire in presenza di folti gruppi di persone contemporaneamente (classi scolastiche, concerti ecc.). Per ora la sperimentazione è rallentata perché dalla bocca è più difficile individuare il virus. Per questo motivo ci sono dubbi sulla quantità sufficiente di saliva da prelevare per non avere test nulli o falsi positivi.