Che sia dopo pranzo o dopo cena, il momento di lavare i piatti arriva, immancabilmente, ogni giorno. C’è chi è più fortunato e ha la lavastoviglie, e poi ci sono tutti i comuni mortali che si armano di spugna e guanti. Magari abbiamo cucinato questa ricetta con carciofi e parmigiano e, contenti del risultato, abbiamo piatti, pentole e padelle nel lavandino.
Parafrasando Lenin, che fare? Ebbene, mani agguantate e apriamo l’acqua del rubinetto. Meglio calda, spugna alla mano e detersivo per i piatti. Li laviamo e li facciamo asciugare. Il giorno dopo però notiamo che non si sono lavati alla perfezione e restano quelle bruttissime tracce di sporco che credevamo aver eliminato. Ecco perché e come abbiamo sempre sbagliato a lavare i piatti.
Il metodo giusto
Innanzitutto vorremmo chiarire una cosa. Abbiamo sempre sbagliato perché lavare i piatti non è quell’azione meravigliosa che tutti non vediamo l’ora di compiere.
La sbrighiamo, dunque, con eccessiva fretta, sperando di liberarci velocemente da questo fardello. Quindi, facciamo scorrere l’acqua calda corrente sopra le superfici che vogliamo lavare e sfreghiamo con la spugna.
Grave errore, perché lasciamo troppo poco tempo al detersivo per compiere la sua funzione. Così facendo, è quasi come non pulissimo affatto e, visto il risultato, siamo costretti a compiere nuovamente l’odiosa operazione.
Un semplicissimo accorgimento
Come possiamo ovviare a questo comune problema? Attuando semplicemente questo accorgimento. Dunque, apriamo il rubinetto dalla parte dell’acqua calda e riempiamo il lavandino d’acqua.
Con l’apposito tappo, poi, chiudiamo il buco del lavandino e versiamo nell’acqua calda il nostro detersivo. Mettiamo, quindi, le stoviglie e le lasciamo lì per almeno cinque minuti.
In seguito, laveremo nell’altra parte del lavandino i nostri piatti e stoviglie, prendendoli direttamente dall’acqua con il detersivo. Il risultato sarà stupefacente. Ecco perché e come abbiamo sempre sbagliato a lavare i piatti.