Ecco le 3 parole più usate dai giovani nel 2020

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I giovani, si sa, molto spesso anticipano i tempi che verranno. Alla base dei costumi giovanili si formano i trends e le mode che caratterizzano in buona parte i comportamenti sociali. La lingua di certo non è esente dai mutamenti che le fasce giovanili con i loro slang sono in grado apportare, generando così la corruzione linguistica. Tutti ricordiamo ad esempio quanto clamore mediatico ebbe l’introduzione del vocabolo “petaloso” usato da un bambino di 10 anni e approvato dall’Accademia della Crusca nell’uso comune. Ecco allora quali sono le 3 parole più usate dai giovani nel 2020.

Ecco svelate le 3 parole più usate dai giovani nel 2020

Scialla

Dal 2015 l’uso della parola “scialla” ricopre una posizione privilegiata nel linguaggio comune degli adolescenti e non solo. Quando un ragazzo si rivolge a un suo coetaneo esclamando “scialla” sta cercando di infondere un senso di serenità al suo amico. Si fa ricorrente uso alla parola in situazioni di stress o di imminente preoccupazione per uno specifico evento. Nel caso degli studenti molto spesso si fa abuso di scialla in prossimità delle interrogazioni o dei temuti compiti di classe.

Top

Parola altrettanto diffusa negli ambienti giovanili è senz’altro “Top”. Parola che appare essere molto versatile a seconda del contesto nel quale la si usa. Ma in particolare quando si dice “Top” si vuole fare riferimento a una certa soddisfazione personale ottenuta. Altre volte la si usa per fare i complimenti a qualcuno. Proveniente dal Nord Italia, in particolare da Milano, questa espressione ha trovato accoglienza in tutta la penisola.

Spoiler

Si tratta di un termine usato prevalentemente in campo cinematografico. “Spoiler” ha avuto un’importante diffusione grazie soprattutto al fatto che molti giovani sono divoratori di serie on-line. Quindi quando qualcuno non ha ancora visto la serie “top” del momento è bene non “spoilerare” ad amici, colleghi e parenti i suoi contenuti. Non per tutti “spoilerare” è un problema. Per loro è “scialla”!