Ecco la teoria che tutti conoscono su questo alimento, ma che la scienza ha totalmente ribaltato

uovo

Nelle nostre cucine è utilizzato per fare impasti, dolci, e diverse basi di specialità culinarie, ma spesso è consumato singolarmente. Stiamo parlando dell’uovo.

Questo semplice alimento, di cui esistono ben 1001 modalitá di cottura, e su cui ognuno ha le proprie credenze, è al centro di una teoria che mette d’accordo tutti, o quasi.

Analizziamo la composizione dell’uovo

Si può dividere questo alimento in due principali componenti: l’albume e il tuorlo.

Prendendo in esame l’albume, questo è costituito essenzialmente da proteine. Rappresenta quindi, un’ottima fonte proteica, che può aiutare nel raggiungimento del fabbisogno giornaliero.

Il tuorlo, invece, è composto da sali minerali, antiossidanti e vitamine. Elementi assolutamente indicati per una dieta sana e che hanno quindi effetti benefici per il nostro organismo.

Il problema sorge però, quando si parla di un’ultima componente del tuorlo, ovvero i grassi, e più precisamente il colesterolo.

Sulle conseguenze negative dall’assunzione di colesterolo consumando uova, sono nati molti dibattiti. Questi hanno poi portato alla convinzione generale che l’uovo alzi i livelli del colesterolo.

Ecco la teoria che tutti conoscono su questo alimento ma che la scienza ha totalmente ribaltato.

La scienza fa chiarezza

Ad oggi, sull’argomento, le ricerche scientifiche hanno superato le vecchie credenze. Fino ad arrivare, addirittura, al risultato di consigliare di mangiare un uovo al giorno, fino anche a  5/6 giorni a settimana.

Questo per due principali motivi.

È stato studiato che in realtà, il colesterolo presente nel circolo sanguigno, è autoprodotto dal nostro organismo per circa l’80%.

Quando  ne introduciamo fino ad una certa quantità tramite alimentazione, invece, si instaura un processo biologico di autoregolazione, che riesce a bilanciarne i livelli.

Inoltre,tra i grassi che compongono l’uovo, una buona quantità è costituita da grassi insaturi.

Questi, tra le loro funzioni, “puliscono i vasi sanguigni”. Ovvero evitano la formazione del LDL chiamato anche “colesterolo cattivo”. Allo stesso tempo, perciò, favoriscono la formazione del HDL conosciuto come “colesterolo buono”.

Ecco la teoria che tutti conoscono su questo alimento ma che la scienza ha totalmente ribaltato.

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