Ecco la curiosità che in pochi sanno nella serie Netflix che ha reso famoso Zerocalcare

Netflix

Da pochi giorni è disponibile sulla piattaforma di streaming Netflix la nuova serie ‘Strappare lungo i bordi’. È stata subito un successo incredibile, balzando ai primi posti delle classifiche anche a livello internazionale. Elogiata da tantissimi, è già un fenomeno culturale inarrestabile che conferma le grandi qualità di Michele Rech, questo il vero nome del fumettista romano, come narratore di storie.

I temi in superficie sono leggeri e piacevoli, ma poi nel profondo la trama affronta qualcosa di ben più oscuro. Senza rivelare nulla ai Lettori, c’è però qualcosa di cui si può parlare: infatti, ecco la curiosità che in pochi sanno nella serie Netflix che ha reso famoso Zerocalcare.

“S’annamo a pija’ un gelato?”

Chi ha guardato la serie avrà imparato a conoscerne i personaggi, tra cui l’amico del protagonista: Secco. Uno dei ragazzi che accompagna Zero fin dall’infanzia e che è caratterizzato da una frase tormentone in dialetto: “S’annamo a pija’ un gelato?”, ovvero, “Ci andiamo a prendere un gelato?”. Il personaggio è estremamente strafottente e poco interessato alle conseguenze di quanto accade nella trama e nella vita in generale, e Zerocalcare utilizza spesso questo tormentone per sottolineare quanto poco importi a Secco dei suoi problemi.

Qualcuno ha maliziosamente pensato che dietro il ‘gelato’ di Secco potesse nascondersi qualcos’altro di meno fanciullesco. Il passato dei protagonisti, che vengono dalla periferia romana e sono cresciuti conoscendo le realtà dei centri sociali e partecipandovi attivamente, ha fatto sì che alcuni pensassero al ‘gelato’ come a una perifrasi per le sostanze stupefacenti. Un segreto che avrebbe potuto segnare la serie irrimediabilmente.

Ecco la curiosità che in pochi sanno nella serie Netflix che ha reso famoso Zerocalcare

Zerocalcare ha però smentito ogni illazione partecipando al programma radiofonico condotto da Alessandro Cattelan ‘Catteland’. Il conduttore gli ha esplicitamente chiesto se quella del gelato fosse una metafora per le droghe. Ma Zero ha risposto chiaramente che questo non è possibile, spiegando perché in maniera precisa.

Michele Rech e l’amico Secco sono, infatti, seguaci della filosofia StraightEdge. Si tratta di uno stile di vita nato nell’ambiente hardcore punk degli anni Ottanta, che predica l’assoluta astensione da alcool, droghe e fumo. Chi conosce il lavoro di Zerocalcare lo sa bene, perché l’autore romano non ne ha mai fatto mistero parlandone spesso anche nelle sue tavole.

Nell’immaginario pop, questa filosofia è diventata famosa anche grazie a una serie di film con Vin Diesel il cui simbolo è composto da tre X in successione, come quello degli StraightEdge. Un ‘segreto’ nascosto anche nella serie ‘Strappare lungo i bordi’ che contribuisce a rendere ancora più affascinante e vera la sua visione.