Lo shopping compulsivo è un tipo di dipendenza, crea assuefazione come una droga o il gioco d’azzardo. Di questi tempi, la pressione data dal contenimento per pandemia, dal distanziamento dai nostri amici, la mancanza di eventi e luoghi di aggregazione, può portarci ad esagerare con lo shopping. Sia dal vivo che online.
Molte donne si ritrovano, talvolta, con il conto in rosso e mutui, bollette e assicurazioni ancora da pagare. Ecco il metodo che funziona per combattere lo shopping compulsivo e risparmiare per fare e godersi le sognate vacanze con la mini guida messa a punto da Noi della redazione Risparmio di ProiezionidiBorsa.
Lo shopping compulsivo affligge soprattutto le donne
Lo shopping compulsivo affligge maggiormente le donne. Si genera con un’impennata di alcune sostanze chimiche nel nostro cervello. Si accumulano mentre ci vestiamo per andare a fare acquisti.
Accade anche agli alcolisti quando vanno a comprare da bere. Agli shopaholic basta tornare a casa con degli acquisti. Imaniaci dello shopping possono avere in casa anche degli oggetti con ancora attaccato il cartellino del prezzo
Quello che ci spinge a comprare non è l’oggetto in sé, per esempio una borsa nuova. Ma il desiderio di allontanare un malessere con l’acquisto. Cioè l’ansia, la depressione o la solitudine.
Ecco il metodo che funziona per combattere lo shopping compulsivo e risparmiare per fare e godersi le sognate vacanze
Ecco le mosse da attuare senza indugio. Guardare qualcosa che ci piace su internet ma aspettare 24 ore prima di comprare.
Pagare solo in contanti per evitare che la compulsione vada fuori controllo. Lasciare le carte di credito a casa.
Fare una lista delle cose da comprare, acquistare solo quelle nella lista. Evitare i centri commerciali e gli outlet. E andare a fare due passi in centro da soli, non con amici che amano spendere.
Usciamo di sera invece che di giorno
Se lo shopping compulsivo ci ha creato difficoltà economiche, facciamo una passeggiata in compagnia ogni giorno, ma soltanto quando i negozi sono chiusi. E lasciando comunque a casa soldi, carte e libretti degli assegni.
Se piove, invece di uscire, facciamo un bagno caldo, una telefonata a un’amica, facciamo un lavoro manuale creativo. Proviamo anche a lavorare per un’associazione di volontariato, per gestire le nostre emozioni complesse.
Se, invece, lo shopping ci ha già mangiato tutto lo stipendio, dobbiamo rivolgerci a un terapista che ci inserirà sicuramente in un gruppo di sostegno. Perché la solitudine è la migliore alleata dello shopping compulsivo.