I tecnici di Proiezionidiborsa si occuperanno di fornire, in pochi minuti di lettura, una mini guida sul Bonus facciate e la sua successiva cessione. Ecco il Bonus senza ISEE per le famiglie che vogliono rendere più bella la casa spendendo solo il 20%. La Legge di Bilancio, com’è ormai noto a tutti, ha prorogato fino al 31 dicembre 2021 il Bonus facciate, ovvero la detrazione fiscale pari al 90%. La stessa Agenzia delle Entrate lo definisce un Bonus anche se è una detrazione fiscale. La stessa, matura a seguito dei lavori eseguiti per la riqualificazione delle facciate di edifici già esistenti.
Grazie a questo sconto fiscale (sconto in fattura o cessione del credito), si può recuperare il 90% delle spese sostenute. Al Bonus facciate possono accedere i proprietari, gli inquilini e le persone giuridiche, residenti o non nel territorio dello Stato. Il Bonus però riguarda solo gli edifici esistenti in zona A e zona B, o ad essi assimilabili da regolamenti regionali o comunali. L’agevolazione, atteso che nasce con lo scopo di abbellire gli edifici, riguarda gli interventi sul corpo esterno dell’edificio, ovvero sulle parti esterne visibili.
I vantaggi
Il vero vantaggio, però è riscontrabile nelle ultime novità normative (D.L. Rilancio) che creano un’occasione senza precedenti:
- l’identificazione quale credito d’imposta della detrazione del 90% con effetto retroattivo anche ai lavori effettuati nel 2020;
- per effetto della creazione del credito lo stesso potrà essere ceduto.
Queste evidenze, unite ai chiarimenti del MISE e dell’ENEA rendono effettivamente conveniente ristrutturare la facciata del proprio immobile. Tanto per le persone fisiche quanto per i condomini.
Ancor di più, il credito oggetto di cessione ha un vero e proprio mercato con tanto di quotazione a seconda del proprio interlocutore: banca, finanziaria, ecc.
Ecco il Bonus senza ISEE per le famiglie che vogliono rendere più bella la casa spendendo solo il 20%
La valutazione ovviamente sarà quella di arbitrare se detrarre (ove possibile) per 10 anni pro quota il credito o cederlo. In tal secondo caso basterà solo anticipare il quantum per poi riavere tra l’80 e 90% della somma. La differenza dipenderà dalla quotazione dell’Istituto acquirente e dal rapporto fiduciario pregresso nell’eventualità sia un Istituto di credito.
In genere l’acquisto da privato viene effettuato al 90% del credito. Pertanto, posta una spesa di 100.000, la detrazione spettante sarà di 90.000 euro. Se la cessione avvenisse al 90%, la banca liquiderà 81.000 euro.
Ad ogni modo, potrebbe essere conveniente accendere un prestito per finanziare i lavori e poi estinguerlo, soprattutto se l’acquisto del credito avviene oltre il 90% dell’importo stesso. Che fare quindi? Una volta stabiliti i lavori trovare una banca e negoziare il miglior tasso di acquisto. Si, perché sia chiaro, si può fare!
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