La primavera per i vini è anche una stagione di rinascita che vede nelle tonalità delicate e nei gusti leggeri la perfetta combinazione con i piatti della tradizione.
In molti pensano che la primavera sia una stagione da vini bianchi. Ci si immagina le verdure dell’orto che cominciano a venire fuori, alle erbette di campo e ai vari polli allo spiedo o arrosto. Tuttavia, in molte parti d’Italia la primavera non è quella stagione molto calda come ce la immaginiamo.
Di conseguenza, i vini più indicati in questo momento secondo gli esperti sono proprio i rossi giovani, magari dell’ultima vendemmia che così costano ancora meno del solito. Quindi, ecco i vini ideali per cene raffinate e per fare un figurone.
Gamay della Valle d’Aosta e il Franciacorta rosso
Il Gamay è un vitigno francese tipico della zona del beaujolais che però i valdostani sono riusciti a coltivare alla perfezione. Vino fruttato, il gamay valdostano si sposa benissimo con la cotoletta alla valdostana e con gli ottimi insaccati della Valle d’Aosta.
In Piemonte spopola il dolcetto di Diano ma se andiamo in Lombardia troviamo il meno conosciuto Franciacorta rosso. Si tratta di un blend, ovvero di un assemblaggio di vari vitigni che di solito prevede il cabernet sauvignon, il cabernet franc e il nebbiolo. Da giovane si presta benissimo ai pasti primaverili che in Lombardia si compongono spesso di polpette fritte.
In Friuli in primavera si cucina la tipica minestra di fagioli e crauti che si combina benissimo con il refosco dal peduncolo rosso. In Liguria, invece, troviamo il Rossese e in Emilia il Sangiovese nelle sue versioni più giovani e ruvide.
Ecco i vini ideali per cene di primavera raffinate senza spendere troppi soldi
Nelle Marche invece il Rosso Conero è ciò che da secoli accompagna i vincisgrassi o il coniglio nella sua variante in porchetta.
Come avrà già notato il Lettore più attento, si tratta di vini rossi ma leggeri in struttura e in gradazione alcolica.
Nel Lazio il Cesanese del Piglio va benissimo con un altro piatto tipicamente primaverile, ovvero l’abbacchio alla cacciatora mentre in Campania il Solopaca rosso è ideale per il coniglio al forno.
Chiude la Calabria con il Rubino Savuto.
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