Ecco i trucchi per scegliere l’immobile uso investimento e non fare un buco nell’acqua

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L’investimento immobiliare spesso è ritenuto vincente in ogni circostanza. Purtroppo tale affermazione si poteva ritenere valida nei decenni passati, oggi non è più così, per almeno due motivi.

Primo, da anni si fanno sempre meno figli, e i figli di ieri sono gli acquirenti di case di oggi. Cioè il numero dei compratori si è man mano ridotto negli anni.

Secondo, nel tempo si è costruito ovunque, per cui l’offerta di case sul mercato è aumentata. Oggi il grosso della domanda è concentrata nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di provincia e nelle località turistiche.

Dunque, ogni periodo storico ha le sue dinamiche. Per il 2021, abbiamo già visto  qual è l’investimento “sbagliato” e quale segmento di mercato sta invece regalando soddisfazioni. Come regolarsi, allora, davanti a un investimento nel mattone? In linea di massima, ecco i trucchi per scegliere l’immobile uso investimento e non fare un buco nell’acqua.

I parametri da considerare

Chi investe in Borsa, lo fa sulla base dell’analisi del grafico e/o del bilancio della società su cui vuole investire. Lo stesso vale prima di acquistare un appartamento. In sintesi, gli elementi da considerare sono i seguenti:

  • il target di riferimento: famiglie, lavoratori trasferisti, studenti o turisti? Ogni segmento di mercato ha sue precise e distinte dinamiche;
  • la posizione dell’immobile nel contesto di una data area (è ben collegata ai servizi essenziali del quartiere?);
  • il potenziale dell’area di riferimento. Cioè si tratta di un’area industriale o residenziale, periferica o in espansione? Ogni area, infatti, ha una propria domanda di mercato;
  • lo stato dell’immobile: è pronto per essere messo a reddito o serve investire molti capitali per rimetterlo a nuovo;
  • la tipologia dell’immobile (bilocale, trilocale, villa, etc);
  • il prezzo d’acquisto dell’appartamento e quello relativo al miglior prezzo per affittarlo e massimizzare i guadagni;
  • l’andamento generale dell’economia: quando il PIL sale, la gente consuma e investe di più.

Ecco i trucchi per scegliere l’immobile uso investimento e non fare un buco nell’acqua

Il piccolo investitore potrebbe chiedersi quale parametro è più importante degli altri. Non esiste risposta secca e univoca, ma ogni caso è una storia a sé.

Ad esempio si potrebbe ereditare un appartamento da ristrutturare, ubicato al centro di una cittadina. Con un investimento adeguato, e sfruttando i Bonus casa oggi vigenti, si potrebbe trasformare l’eredità in una rendita.

Lo stesso discorso potrebbe valere per la casa al mare, posta in una località a forte domanda turistica.

Al contrario, sarebbe, ad esempio, poco interessante l’investimento in un bi/trilocale in una Città metropolitana ed acquistato a peso d’oro, fuori mercato. I tempi di recupero dell’investimento sarebbero troppo lunghi. Di conseguenza, il rapporto rischio/rendimento potrebbe risultare non equilibrato.

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