Ecco i 7 segnali per capire se si è vittima di violenza psicologica

violenza psicologica

Non è sempre facile all’inizio di una relazione essere lucidi e avere uno sguardo obiettivo su ciò che si sta vivendo. Spesso i confini sono sottili, gli atteggiamenti contraddittori. Prevale il senso di gioia e la voglia di viversi una relazione in libertà e serenità. Ma se un dubbio ci assale. Se ogni tanto una voce dentro suggerisce che qualcosa non è del tutto chiaro, allora è bene tenere a mente alcuni punti. Vediamo come capire in breve se ciò che stiamo vivendo è una relazione manipolatoria. Se il nostro compagno sta adottando alcuni stratagemmi psicologici per tenerci legate a sé.

Una persona manipolatrice è colui o colei che non è in grado di chiedere ciò che vuole direttamente. È abituata ad ottenere quello che desidera attraverso il condizionamento delle persone che gli stanno accanto.

Ecco i 7 segnali per capire se si è vittima di violenza psicologica

Prima di introdurre alcuni degli aspetti principali delle manipolazioni psicologiche, è bene sottolineare che se si ha un dubbio è bene parlarne innanzitutto con amici e parenti. Condividere i propri dubbi con chi ci vuole bene non farà sentire sole e saranno d’aiuto se la situazione peggiorasse. Inoltre rivolgersi ad un terapeuta, fornirà gli strumenti di difesa e supporto per uscirne.

Le false lusinghe

Tipiche della fase iniziale della relazione. Il manipolatore usa falsi complimenti e lusinghe per conquistare la fiducia. I sorrisi sono tirati, le espressioni degli occhi e del volto non appaiono del tutto sincere.

I favori con secondo fine

Il manipolatore non concede favori regali o piaceri per pura generosità. Egli ha sempre un tornaconto. Non è detto che voglia qualcosa di materiale, spesso può essere di tipo emotivo, psicologico. Questo in tutte le sue relazioni, amicali o amorose.

Non ammette contraddizioni

Egli non vuole essere contraddetto. Esprimere un pensiero diverso dal suo può far scaturire rabbia oppure reazioni stizzite caratterizzate da un pessimo umorismo.

Il silenzio

Altra reazione tipica di chi non ottiene soddisfazione o riscontro del proprio comportamento è il silenzio. Facendo così induce nell’altro un senso di colpa e di umiliazione poiché lo pone nella condizione di essere invisibile.

L’isolamento

Inizialmente il manipolatore si è preoccupato di fare una bella impressione a tutti e stringere buoni rapporti. In un secondo momento ne approfitterà per instillare il dubbio su frasi o comportamenti di amici e parenti per allontanarli dalla vittima. Una volta isolata dal contesto affettivo sarà più facile condizionarla.

Gaslighting

Con gaslighting si intende la distorsione della realtà e far dubitare di sé stessi.

Condizionare il comportamento

Fare leva sulla paura attraverso minacce e intimidazioni per costringere ad agire in una determinata maniera.

Ecco i 7 segnali per capire se si è vittima di violenza psicologica.

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