Ecco dei facilissimi consigli e segreti dei sommelier per abbinare il vino al cibo

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Quando dobbiamo abbinare il vino a un piatto ci vengono molti dubbi. Magari stiamo preparando una cena romantica per il nostro partner oppure stiamo per ricevere degli ospiti importanti a casa.

Abbinare bene il vino al cibo comporta due conseguenze: da una parte gradiremo ancora di più il pasto e dall’altra mostreremo ai nostri commensali di averci quantomeno pensato.

Il problema è che per questo genere di cose non ci si improvvisa e dunque dobbiamo seguire alcuni suggerimenti. Infatti, ecco dei facilissimi consigli e segreti dei sommelier che ci permetteranno di abbinare al meglio il vino al cibo.

Tradizione o stagionalità

Nella nostra cultura vitivinicola l’abbinamento del vino al cibo lo troviamo già in numerose espressioni. Infatti, pensiamo ai cantucci e al vin santo o al risotto all’amarone con il valpolicella ripasso.

Se andiamo in Toscana, invece, la zuppa ribollita senza il Chianti non ha quasi senso d’esistere e in Piemonte il brasato al barolo senza il suo nebbiolo nemmeno. Dunque, andiamo a cercare la tradizione dei piatti italiani e ci renderemo conto che in moltissimi hanno già un vino abbinato di riferimento.

Un altro elemento importante da prendere in considerazione per l’abbinamento è la stagionalità. Naturalmente, se siamo d’estate prediligeremo piatti leggeri che si accompagnano evidentemente con vini altrettanto leggeri. Sia rossi, come il pinot nero o il cabernet franc, sia bianchi come un buon vermentino.

In primavera possiamo già osare con il rosé, mentre d’inverno pensiamo a un bel rosso corposo, come il cabernet sauvignon o il tannat.

Ecco dei facilissimi consigli e segreti dei sommelier per abbinare il vino al cibo

Se cerchiamo di aumentare il livello della nostra conoscenza di vino e cibo, dobbiamo parlare di concordanze e contrapposizioni.

In sostanza, per concordanza intendiamo l’equilibrio tra l’intensità dei sapori del piatto e la struttura del vino. In particolare, se cuciniamo dei piatti molto semplici con cotture al vapore, non possiamo scegliere vini che soffocano questi gusti.

Allo stesso modo, se abbiamo piatti molto speziati ci serviranno vini aromatici, come il traminer.

Infine, i piatti più conditi hanno quasi sempre bisogno di vini che riescano a andare al passo con quei gusti. Ricordiamoci, infine, che i dessert si possono abbinare unicamente ai vini dolci. Certo, per i dolci vale questa regola ma per tutto il resto la faccenda diventa più complessa.

La contrapposizione è una sorta di bilanciamento tra alcune caratteristiche dei piatti con quelle del vino. Un esempio su tutti è l’abbinamento tra Champagne e salmone per Capodanno. La parte grassa del salmone viene bilanciata dalle bollicine e dall’acidità dello Champagne. Inoltre, un discorso simile vale per il Lambrusco con lo zampone.

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