Nel corso degli ultimi 50 anni la realtà sociale ed il teatro sono cambiati molto. Ma in alcuni luoghi i cambiamenti sono stati assecondati con una maggiore consapevolezza dagli abitanti locali. Il teatro cioè ha rappresentato un metodo per difendersi dai cambiamenti peggiori che stavano avvenendo da un punto di vista sociale. Infatti il mondo della mezzadria stava finendo, con l’effetto di svuotare i piccoli paesi e la loro cultura secolare.
Questo stava avvenendo anche a Monticchiello, un suggestivo borgo nella Val d’Orcia all’interno del quale è nata una storia di successo unica. L’idea era quella di far diventare i paesani una grande compagnia di teatro. E di mettere in opera dei testi realizzati pubblicamente. Ecco cos’è il teatro povero e perché questo borgo italiano è un esempio unico di inclusione sociale in cui tutti gli abitanti possono essere attori.
Si decide in assemblea
Le regole del progetto sociale che ha da poco compiuto cinquanta anni sono chiare. Il teatro doveva rappresentare una forma di partecipazione, di condivisione e di resistenza per Monticchiello. Ecco allora il sorgere della metodologia di lavoro che tanto affascina molti esperti del mondo del teatro e che rappresenta un esempio unico: la scrittura dei testi è partecipata e alla vita della compagnia teatrale è chiamato a partecipare il paese intero.
Si indicono così le assemblee, all’interno delle quali gli abitanti del paese si confrontano su ciò che li impressiona di più. Il testo è assemblato poco alla volta da una direzione competente in chiave di copioni e di scenografia. La loro partecipazione alle assemblee pubbliche, che delineano le linee guida del testo, è attenta e poco invasiva. Il tentativo è quello di lasciare un’impronta comune utile per formare la memoria collettiva del piccolo paese. Si delinea così uno spettacolo per ciascuna annata. Questo metodo particolare di costruzione del testo viene talvolta indicato con il nome di autodramma. La struttura dell’opera è quella di un testo diviso in 3 atti.
Ecco cos’è il teatro povero e perché questo borgo italiano è un esempio unico di inclusione sociale in cui tutti gli abitanti possono essere attori
Gli attori finiscono così talvolta per recitare quasi letteralmente il ruolo di se stessi. A scorrere sono infatti le immagini e i problemi del paese. Le attrici e gli attori scoprono così le loro capacità comunicative creando un caso unico di commistione tra realtà e fantasia. Non esiste un teatro all’italiana come sede degli spettacoli. La compagnia si esibisce spesso in piazza durante le serate estive. Oppure nelle sale che nel corso del tempo sono messe a disposizione per le esibizioni.
Se stiamo pensando di gustarci uno spettacolo, ecco spiegato il perché difficilmente vedremo questo colore all’interno di un teatro. Se invece stessimo pensando a un fine settimana d’incanto in Val d’Orcia tra arte, degustazioni e trekking, ecco alcune dritte fondamentali.