La tregua per molti debitori sembra giungere al termine e l’Agenzia delle Entrate Riscossione riprende la propria attività a pieno regime. Sono in arrivo milioni di cartelle esattoriali che nei mesi di piena pandemia sono rimaste in uno stato dormiente. Ecco cosa succederà a molte cartelle esattoriali dal 16 ottobre come annuncia l’Agenzia delle Entrate.
Cosa prevede la normativa in tema di pignoramenti e riscossione
Secondo le disposizioni presenti nel Decreto Agosto, il termine di blocco dei pignoramenti e della riscossione delle cartelle di pagamento scade il 15 di ottobre. Questo significa che dal giorno successivo dovrebbe ripartire l’attività degli agenti di riscossione che prevede un’azione esecutiva su circa 18 milioni di contribuenti con dei debiti. Le attività principali, infatti, riguarderanno la ripresa dei pagamenti delle rate in sospeso così come i pignoramenti delle pensioni e degli stipendi. Ecco cosa succederà a molte cartelle esattoriali dal 16 ottobre come annuncia l’Agenzia delle Entrate e la ripresa avverrà in maniera graduale, come ribadisce Ruffini. La Legge di conversione del Decreto agosto, per cui il Senato ha approvato la fiducia al 6 di ottobre, conferma che non ci saranno rinvii.
Ecco cosa succederà a molte cartelle esattoriali dal 16 ottobre come annuncia l’Agenzia delle Entrate: come riprenderanno le attività?
Secondo alcune stime, i pagamenti che attualmente risultano in sospeso tra l8 marzo 2020 e il 15 ottobre sono moltissimi. Dalla prossima settimana, dunque, si prevede il riavvio delle attività di notifica presso i destinatari debitori. Ciò che si intende recuperare sono principalmente i debiti nei riguardi dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, così come le ingiunzioni fiscali relative ai tributi locali. In questi casi, i contribuenti possono richiedere anche una rateizzazione del saldo in maniera da evitare procedure direttamente esecutive.
In tal caso, è utile ricordare che la richiesta deve partire dall’interessato stesso che può inoltrare la domanda entro il prossimo 30 novembre. Insomma, la tregua del Fisco sembra giungere a termine e al suo posto riprende l’attività di recupero e riscossione in ogni forma. Per quanto riguarda i pignoramenti, si rispetterà naturalmente il limite che impone l’art. 545 del Codice di procedura civile. Il testo di legge ,che ora passerà alla Camera per l’ufficiale via libera, non dovrebbe prevedere ulteriori modifiche. Pertanto, per molti contribuenti si avvicina il termine per il saldo dei debiti.
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