In seguito alla morte di un soggetto si apre un periodo di vacanza dell’eredità che va dall’apertura della successione all’accettazione dell’eredità.
In questo periodo è necessario tutelare il patrimonio da deterioramento, sottrazioni o appropriazioni indebite.
Nel caso in cui ci sia un chiamato all’eredità la situazione si semplifica perché questo avrà a disposizione diritti e doveri.
Infatti, avrà la possibilità di esercitare azioni possessorie sui beni ereditari, compiere atti conservativi, vendere beni deperibili o troppo onerosi da conservare. Inoltre, potrà dichiarare di accettare o rinunciare all’eredità.
L’eredità verrà dichiarata giacente nel caso in cui il chiamato all’eredità non sia nel possesso dei beni o non abbia ancora accettato.
Ecco cosa succede in caso di incertezza sull’eredità.
Giacenza
Quando si tratta di giacenza si fa riferimento a una condizione che si verifica in situazioni di incertezza sul patrimonio ereditario. Si tratta di una situazione regolata dall’art. 528 c.c. che ne stabilisce i presupposti. Tra i presupposti troviamo la mancata accettazione dell’eredità da parte del chiamato e il mancato possesso dei beni ereditari da parte del chiamato.
Sono casi in cui il tribunale del luogo in cui si è aperta la successione nomina un curatore all’eredità su istanza di chi ne ha interesse.
La dottrina si divide sulla giacenza dal momento che una parte sostiene che può verificarsi solamente quando vi sia un unico chiamato. Un’altra parte della dottrina, invece, ritiene che si possa dichiarare anche in presenza di più chiamati all’eredità.
L’istanza di dichiarazione di giacenza può essere richiesta da chi ne ha interesse.
Importante ricordare che per gli atti che esulano l’ordinaria amministrazione sarà necessario richiedere l’autorizzazione al giudice.
Curatore
Con la nomina del curatore il chiamato perde i poteri che gli derivavano prima dell’accettazione.
Il curatore è amministratore dell’eredità e sarà tenuto a compiere determinate azioni.
Innanzitutto, dovrà procedere all’inventario del patrimonio e compiere gli atti urgenti fino al momento in cui l’eredità non verrà accettata.
La giacenza cessa nel momento in cui il chiamato accetta l’eredità o nel momento in cui tutti i beni ereditari si siano esauriti a seguito del pagamento dei crediti.
Nel caso in cui ci sia la certezza dell’assenza di eredi si sarà di fronte ad un’eredità vacante che potrà essere devoluta a beneficio dello Stato.
Ecco cosa succede in caso di incertezza sull’eredità, ma per scoprire cosa succede se si distrugge il proprio testamento si consiglia questa lettura.