Dicembre è un mese davvero particolare perché cade in un periodo dell’anno in cui ci sono delle feste estremamente importanti per la nostra cultura.
Da una parte c’è la religiosità del Natale, che anche per i non credenti viene tradotta in ritrovamenti famigliari e lunghe tavolate. Dall’altra parte c’è capodanno, festa più laica e goliardica, dove le persone si riuniscono per celebrare l’avvento dell’anno nuovo.
In tutti i casi, però, il cibo è un elemento che unisce le persone. E, almeno in Italia, troviamo sulle tavole di tutte le famiglie delle pietanze molto simili. Certo, troviamo qualche differenza regionale, ma in linea di massima da Nord a Sud mangiamo quasi le stesse cose. Infatti, ecco cosa non può mancare sulle tavole degli italiani a dicembre e a Natale.
Tortellini in brodo e lasagne
Chi legge tortellini in brodo e lasagne non può che pensare all’Emilia Romagna e in particolare alla città di Bologna. I tortellini sono una vera e propria istituzione, specialmente quelli ripieni di carne mista di maiale e vitello e del loro brodo.
Come antipasto troviamo sicuramente i salumi tipici della regione, come la mortadella o il prosciutto di parma. Tuttavia, il concetto dei tortellini non si limita all’Emilia ma anche nell’Italia centrale (Marche, Toscana, Lazio e Umbria) troviamo i cappelletti.
Discorso simile vale per la lasagna, che secondo la tradizione si fa con la besciamella e la carne macinata. Certo, esistono alcune varianti estremamente interessati, ma almeno a Natale dovremmo rispettare la tradizione.
Ecco cosa non può mancare sulle tavole degli italiani a dicembre e a Natale
Un altro piatto che supera i confini culturali e geografici delle nostre regioni è il baccalà. Ciò che cambia è il modo di preparazione, dato che nel Lazio lo troviamo fritto ed in Campania lo troviamo in umido. I pomodorini, i capperi e l’aglio gli danno quel gusto unico di Natale e di famiglia.
In Puglia invece lo cuciniamo in acqua e lo facciamo bollire. In Molise aggiungiamo l’origano e i pinoli per completare con l’uvetta. Al Nord, come in Veneto, lo serviamo con la polenta.
Infine, a dicembre non può mancare l’abbacchio. Per farlo ci serve un forno, dell’olio, dell’aglio, della salvia, del rosmarino e del vino bianco. Tipico di Roma, lo troviamo però in tutte le regioni centrali del Paese.
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