Ecco cosa dobbiamo assolutamente sapere se acquistiamo un’auto usata da un privato

acquisto auto

A molti di noi capita, prima o poi, di dover acquistare un’auto usata. Può capitare che per la scelta, anziché rivolgerci ad un concessionario o ad un’agenzia, preferiamo per qualche motivo contattare direttamente un privato. Questo è un fatto totalmente lecito, che spesso concilia le esigenze contrapposte di due cittadini. Magari, nella scelta del veicolo, abbiamo già controllato l’età ed il numero di chilometri effettuati. Infatti, è vero che non esiste una lista di veicoli affidabili per principio. Va, però, considerato che il ciclo di vita di un veicolo moderno si aggira intorno ai 350 mila chilometri effettuati. Ed inoltre ai 18 anni di età.

Ci sono poi una serie di altri fattori che vanno tenuti in considerazione. Tra questi ce ne sono alcuni, come la periodicità dei controlli effettuati. In questo caso, ad esempio, il libretto di manutenzione può esserci d’aiuto. Altri invece riguardano aspetti ulteriori, come il prezzo dell’auto.

Ma tutto ciò potrebbe non bastare, perché c’è un fatto diverso che può riguardare l’auto usata acquistata da un privato e causarci un mare di problemi. Ecco cosa dobbiamo assolutamente sapere se acquistiamo un’auto usata da un privato.

L’intervallo di tempo che ci potrebbe creare molte grane

Molti di noi sapranno che è buona regola consultare il cosiddetto PRA, ovvero il Pubblico Registro Automobilistico, prima di procedere con l’acquisto. Infatti, tramite questo strumento dovremmo essere in grado di conoscere lo stato amministrativo del veicolo. La ragione è che, magari, c’è un fermo amministrativo che lo riguarda. Di questo non sapevamo nulla perché il venditore non ne ha fatto alcuna menzione.

Il fermo amministrativo è una misura adottata dall’ordinamento nei confronti di un proprio debitore. Un soggetto in questi casi ha, cioè, una cartella esattoriale da saldare. La causa potrebbe essere, magari, lo stesso bollo auto. Il problema principale per gli acquirenti, a questo punto, è di natura diversa.

È possibile, infatti, che la prima consultazione presso il registro non sia sufficiente. Infatti, i tempi amministrativi per la registrazione di un fatto riguardante il veicolo potrebbero causare un momento di vuoto. Un venditore disonesto potrebbe provare a liberarsi del veicolo proprio in quel periodo. Quello, cioè, che intercorre tra il fatto ammnistrativo e la sua registrazione presso il Pubblico Registro Automobilistico.

La situazione per l’incauto acquirente sarebbe doppiamente problematica. Infatti, a prescindere dall’usuario, lo stato di fermo del veicolo rimarrebbe intatto. L’unico fatto in grado di sbloccare la situazione sarebbe allora la regolarizzazione della posizione. Un aspetto, questo, che riguarda però il vecchio proprietario.

Ecco cosa dobbiamo assolutamente sapere se acquistiamo un’auto usata da un privato

Dobbiamo ricordare infatti che non è prevista prescrizione del fermo amministrativo. L’unico fatto, oltre al pagamento, che potrebbe dopo molto tempo avvenire al di fuori dell’estinzione del debito, è la prescrizione della cartella esattoriale stessa che ne è ragione.

È ovvio che di tutte queste vicende il nuovo acquirente preferirebbe rimanere al di fuori. Rimane allora fondamentale evitare conclusioni troppo rapide e precipitose quando ci rivolgiamo per l’acquisto di una automobile ad un privato. Evitare un problema, infatti, è certamente meglio che risolverlo.