Il fai da te dell’auto è un’attività che appassiona molti uomini e anche le donne non si tirano indietro.
Una delle cose più facili è il cambio della batteria, acquistabile presso stazioni di servizio o ipermercati.
Ma dove si butta la batteria usata? Sono molte le persone che non sanno rispondere correttamente.
L’unica cosa chiara a tutti è che le batterie sono un rifiuto speciale che prima o poi si deve smaltire da qualche parte.
Ecco cosa devi assolutamente fare se hai una vecchia batteria per auto
Forse è meglio che prendiamo confidenza con questo conferimento, perché le auto del futuro si baseranno sulla batteria ricaricabile. La batteria usata va conferita, se il benzinaio non fa il favore di ritirarla, all’area ecologica del proprio Comune.
Ma sapete quali altre cose vanno portate lì, perché non sono ritirate dal servizio di raccolta differenziata porta a porta? Scopriamolo insieme con gli esperti di Casa e Giardino di ProiezionidiBorsa. Già proprio oggi, 14 ottobre, poiché ricorre la Giornata Mondiale per l’Educazione Ambientale.
Cos’altro si può conferire all’area ecologica
Ecco cosa devi assolutamente fare se hai una vecchia batteria per auto.
Devi conferirla all’area ecologica insieme agli accumulatori esausti, vari tipi di materiali inerti. Per esempio, lo scarto di piccole demolizioni (es sacchetti di calcinacci, controsoffitti, pannelli), rifiuti ingombranti come damigiane, specchi e lastre di vetro.
Ma anche tubi fluorescenti di lampadari, neon, avanzi di vernici e pitture murali, inchiostri e loro contenitori. Ovviamente cartucce e toner per stampanti o fax, computer e tutti i loro componenti e le periferiche.
Anche vecchi fax, telefoni fissi, cordless, cellulari sono da portare lì, negli orari di apertura. I beni durevoli come i frigoriferi, televisori, lavatrici vanno portati qui, o fatti ritirare a domicilio, con un servizio che spesso è a pagamento.
Il ritiro gratuito dei pezzi da rottamare è un benefit offerto dai rivenditori di quelli nuovi. Assi da stiro, stendibiancheria, e phon sono pure da portare all’area ecologica.
Al pari di battitappeti, lavapavimenti e aspirapolvere, quando smettono di funzionare.
La Giornata Mondiale dell’Educazione Ambientale
Perché la Giornata Mondiale dell’Educazione Ambientale si festeggia proprio oggi? Il 14 ottobre 1977 si svolse, a Tbilisi, la capitale della Georgia, una conferenza Onu sull’educazione ambientale. Era organizzata dall’Unesco e dall’UNEP, in presenza dei rappresentanti di 66 Stati.
Il risultato della conferenza fu una Dichiarazione, i cui principi sono ancora oggi di grande attualità.
Già allora si sottolineò la necessità di difendere e migliorare l’ambiente, di salvaguardarlo non solo per le generazioni presenti, ma anche per quelle future.