Ecco come verificare la condotta della banca e ottenere un risarcimento

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La Redazione di ProiezionidiBorsa si è spesso occupata di informare in merito ai problemi causati da segnalazioni negative nelle banche dati. Gli Istituti di credito utilizzano infatti degli appositi database condivisi per valutare l’affidabilità creditizia della clientela. Una segnalazione negativa comporta grossi problemi per l’interessato che rischia di non avere più accesso al credito. In alcuni casi può addirittura accadere che la banca proceda d’ufficio all’estinzione del conto corrente in essere. Insomma, un finanziamento non rimborsato può causare davvero grossi grattacapi ad un correntista. Se poi l’Istituto finanziario commettesse un errore, questi inconvenienti sarebbero una vera e propria beffa.

Per questo è importante verificare quanto riportato a proprio nome nelle più importanti fonti di merito creditizio e scongiurare errate segnalazioni. Ecco come verificare la condotta della banca e ottenere un risarcimento se ci fossero delle inesattezze.

Un inconveniente molto frequente

Sono molte le sentenze relative a segnalazioni non corrette effettuate da banche e finanziarie. In alcuni casi si tratta di vizi di forma che comportano l’inefficacia delle comunicazioni inviate dalle banche. Due sentenze del tribunale di Firenze, ovvero la n. 2304/2016 e la n.241/2016, hanno annullato altrettante iscrizioni in banca dati per omessa comunicazione obbligatoria. Le banche devono infatti inviare un apposito preavviso al cliente e hanno l’obbligo di dimostrarne la corretta spedizione. In caso contrario, l’interessato ha diritto a ottenere la cancellazione di eventuali iscrizioni ai senti dell’articolo 125 del TUB. La Corte di Cassazione, con la sentenza 23093/2013 ha inoltre annullato errate segnalazioni a sofferenza.

Per i giudici le banche devono svolgere un’accurata analisi finanziaria prima di dare una “pubblicità negativa” al cliente. Se così non fosse quest’ultimo avrebbe diritto alla cancellazione della propria negatività e a richiedere un indennizzo in tribunale. Ecco come verificare la condotta della banca e ottenere un risarcimento.

Ecco come verificare la condotta della banca e ottenere un risarcimento

Un’altra situazione comune che vede alcuni clienti ingiustamente additati come cattivi pagatori è il mancato aggiornamento delle comunicazioni bancarie. Capita spesso, infatti, che dopo aver sanato la propria posizione, un soggetto segnalato attenda invano la cancellazione dalle banche dati. L’omessa rettifica è sanzionabile ai sensi dell’articolo 1176 del codice civile che specifica l’obbligo di diligenza professionale richiesta alle banche. In altre parole, chiunque ritenga di aver subìto un’ingiusta segnalazione può chiederne la rettifica in sede civile. Il cittadino può anche presentare un ricorso d’urgenza ai sensi dell’articolo 700 del codice di procedura civile.

Il risarcimento riguarderà sia i danni patrimoniali che non patrimoniali senza specifica documentazione probatoria come stabilito dalla sentenza 7958/2009 della Cassazione. Se alla segnalazione in banca dati è seguito un protesto, consigliamo la lettura di un nostro recente approfondimento in materia.