Ecco come tutti stanno usando l’aceto per sconfiggere questa malattia pericolosa 

aceto

Il mondo sta vivendo un momento tragico, e questo è ormai assodato. Infatti, il Covid 19 ha stravolto la vita di chiunque, costringendo tutti a modificare le proprie abitudini. Mascherine, igienizzanti, distanziamento: queste le regole fondamentali degli ultimi mesi. Ma non sono pochi coloro che stanno provando altri metodi, oltre quelli appena elencati, per proteggersi da un eventuale contagio. Infatti, ecco come tutti stanno usando l’aceto per sconfiggere questa malattia pericolosa che ha rivoluzionato la vita a livello globale.

Perché usare l’aceto contro il coronavirus?

L’utilizzo dell’aceto contro il virus prende spunto dalla medicina popolare. Infatti, ultimamente si è parlato di un documento del 1911 appartenente al Municipio di Cesena. In questo opuscolo, un importante medico del tempo dava dei consigli molto chiari per sconfiggere quella che al tempo era la malattia più pericolosa di tutte, il colera. L’aceto, in questo caso infatti, fungeva da disinfettante, aiutando le persone a proteggersi dal contagio. Secondo i precetti del medico, doveva essere cotto e caldo, e lo si doveva inalare per liberare le vie respiratorie. Nonostante il colera sia una malattia piuttosto diversa dal coronavirus, questi precetti sono stati presi come esempio da diverse persone. E quindi, ecco come tutti stanno usando l’aceto per sconfiggere questa malattia pericolosa.

I passi in avanti delle ricerche scientifiche

La scienza si sta occupando della situazione. In un tale stato di emergenza, infatti, più protezioni si hanno, e meglio è. Soprattutto se queste possono essere adottate sfruttando degli ingredienti naturali. A confermare una possibilità di sfruttare l’aceto come protezione è proprio il Dottor Luca Pianta. Il primario di otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Cremona ha affermato che questo ingrediente può effettivamente aiutare. L’aceto naturale, infatti, mescolato ad ingredienti quali il timo bianco, l’eucalipto, la menta e il pino, attraverso delle inalazioni, può liberare le vie respiratorie, diminuendo il rischio di contagio. Questo metodo è stato provato su alcuni pazienti e ha dato dei risultati ottimi, quali la diminuzione di tosse e febbre e un’accelerazione dei tempi nel rendere il tampone negativo.

Il Dottor Luca Pianta, però, dà un avvertimento piuttosto importante. Questo composto non si deve assolutamente preparare a casa. Piuttosto, sarà meglio cercarlo in farmacia, dove si potranno ascoltare dei consigli di esperti. In attesa del vaccino, potrà sicuramente essere un aiuto non indifferente.

 

Approfondimento 

Come si fa a sterilizzare la mascherina per proteggersi dal Covid-19

Consigliati per te