Anche i neofiti ormai lo sanno, ad ogni cibo dobbiamo abbinare il vino più adatto. Questo non per un capriccio, ma per esaltare al massimo il sapore di ciò che mangiamo. Senza contare che il vino di accompagnamento potrebbe arrivare a rovinare il gusto di un piatto che abbiamo preparato con tanto impegno. Allora, ecco come scegliere il vino giusto da abbinare a pesce o carne per pranzi e cene importanti. Una guida pratica che si basa su 4 regole fondamentali.
Rispettare le stagioni
Con ogni cambio di stagione dovrebbe cambiare anche il cibo che mangiamo. Soprattutto se pensiamo ai piatti della tradizione questi vanno al passo con i ritmi naturali. Su questa base possiamo ben capire che anche i vini hanno, per così dire, una loro stagionalità. Ad esempio, durante l’estate preferiamo piatti freschi e leggeri. Quindi, scegliamo dei bianchi, come il Muller Thurgau, Rosati o Ribolla. Nel periodo invernale invece, dobbiamo accompagnare piatti più consistenti con vini corposi e ricchi di sapore, generalmente rossi.
Strizziamo l’occhio alla tradizione
Le nostre tradizioni non sono solamente culinarie, ma anche enogastronomiche. Ciò vuol dire che tradizionalmente tendiamo ad abbinare certi vini con alcuni piatti. Generazione dopo generazione queste accoppiate sono state testate e tramandate; possiamo quindi farci affidamento. Ad esempio, il risotto all’amarone va a braccetto con Ripasso, i Cantucci col Vin Santo e l’Abbacchio col Frascati.
Un abbinamento armonico
Al di là di queste considerazioni, possiamo capire anche da soli che il vino deve essere abbinato al nostro piatto. Si tratta “solo” di trovare il giusto equilibrio fra sapori. Per questo, il corpo e l’aroma del vino dovrebbero in qualche modo rispecchiare quello del piatto. Scegliamo vini leggeri dal sapore non troppo marcato per non sovrastare ingredienti delicati o preparazioni leggere. Invece, più saranno complessi e strutturati i sapori del nostro piatto, più il nostro vino dovrà avere un corpo importante. Ecco quando scegliere vini molto aromatici come il Gewurztraminer o il Barolo. Ad esempio, quest’ultimo si associa perfettamente a carni dal sapore intenso come arrosto o brasato.
Quando poi si arriva al dolce, dovrà esserlo anche il vino. Ecco perché insieme al pandoro uno spumante Brut o un Rosé si abbinano alla perfezione
Ecco come scegliere il vino giusto da abbinare a pesce o carne per pranzi e cene importanti
Una regola essenziale per abbinare il vino al nostro menù è quella della contrapposizione. In realtà, si tratta sempre di bilanciare i sapori arrivando al giusto equilibrio. Ad esempio, potremmo smorzare un piatto molto grasso con dei vini acidi o effervescenti per pulire il palato. Per questo, tradizionalmente, troviamo lo Zampone associato al Lambrusco.
Nel caso di una zuppa o di una grigliata, contrastiamo la salivazione con dei vini ricchi di tannini come il Chianti. Per piatti salati, ma con una nota dolce, come il risotto alla zucca, scegliamo vini acidi ed effervescenti, come il Lambrusco Grasparossa. Al contrario, cerchiamo di smorzare piatti molto sapidi con dei vini bianchi con una certa acidità. Pensiamo ai piatti di pesce, con il caratteristico sapore e aroma “salmastro”, e abbiniamoli a Chardonnay e Cataratto.
Accostiamo rossi come il Valpolicella Ripasso o il Chianti Governo per bilanciare l’acido o l’amaro di certe verdure. Per i carciofi invece i vini bianchi laziali fanno sempre la loro figura.
Infine, per carni ricche, come quelle di selvaggina, servono Rossi ricchi di corpo come i vini di Aglianico o della Valtellina.
L’unica vera eccezione alla regola della contrapposizione è il dessert, che ha comunque bisogno di un vino dolce. Ad esempio, associamo questo dolce semplice e gustoso pronto in pochi minuti e perfetto per le feste ai 3 migliori spumanti sotto i 15 euro con un ottimo rapporto qualità prezzo per Natale e Capodanno.