La tecnologia fa parte della nostra vita.
Basti pensare alle varie applicazioni dei nostri smartphone che usiamo quotidianamente e che ci semplificano di molto l’esistenza.
Anche nelle varie preparazioni gastronomiche e culinarie ci può essere estremamente utile. Le cucine degli italiani sono molto diverse da quelle delle loro nonne e in futuro lo saranno ancora di più. Quindi, invece di aver paura della novità o vivere con dei pregiudizi è bene capire se cambia qualcosa tra le varie attrezzature.
Da anni, ormai, i piani a induzione hanno fatto il loro debutto nelle cucine degli italiani, anche se molti sembrano preferire i più tradizionali fornelli a gas.
Tuttavia, oggi vedremo come poter risparmiare soldi usando meno gas anche per preparare la pasta scegliendo il piano a induzione.
I benefici dei piani cottura a induzione
Innanzitutto, notiamo un beneficio nella sicurezza in cucina. Mancando il fuoco gli incendi sono molto meno probabili anche se dobbiamo comunque prestare attenzione.
Inoltre, esistono dei modelli di piani ad induzione programmabili. Infatti, possiamo scegliere di programmare dapprima una cottura ad alta energia e poi una a più bassa energia. Per gli arrosti di carne questa possibilità è perfetta perché semplifica di molto la procedura di chi non è troppo esperto.
Ecco come risparmiare soldi usando meno gas in cucina anche per preparare la pasta
Rispetto alla più tradizionale cottura della pasta sul gas, la cottura a induzione prevede alcuni accorgimenti.
Prendiamo l’esempio più semplice in assoluto da seguire, la preparazione degli spaghetti al pomodoro.
Mettiamo nella pentola l’acqua fredda e in una padella il soffritto per preparare il sugo. Selezioniamo la massima potenza per la postazione della pentola con l’acqua: bollirà estremamente velocemente. Di conseguenza, con il piano a induzione riduciamo le spese di una materia prima che, a causa di molti fattori, diventa ogni giorno più proibitiva.
La pasta
Ci sono alcuni elettrodomestici che hanno bisogno di gas, mentre altri possiamo sostituirli con fonti di energia diversa. Far bollire l’acqua della pasta è un ottimo esempio: con la fiamma del gas ci mettiamo molto più tempo con molta meno precisione di cottura. Infatti, il piano a induzione e le padelle e le pentole relative offrirebbero una minima dispersione del calore generato e una diffusione omogenea dell’energia. La fiamma, invece, rischia di superare i bordi delle pentole e delle padelle e sprecarsi inutilmente.
In questo modo rischiamo di sprecare energia e doverla comunque pagare.
Invece, per quanto riguarda il soffritto, bisogna selezionare una potenza medio bassa. Non possiamo indicare un valore assoluto dato che non esistono scale di potenza uguali.
Con i piani ad induzione, poi, riusciamo a controllare molto meglio la potenza dell’energia che ci serve per cucinare. Inoltre, bruciare le pietanze è molto difficile perché basterà abbassare repentinamente la potenza per vedere un netto miglioramento in cottura. La cottura a induzione, infatti, può essere modulata molto più facilmente e in maniera standard rispetto alla fiamma del gas, perché presenta dei valori stabili (di solito numeri da scegliere) piuttosto che manovelle da girare al millimetro.
Quindi, usare un piano a induzione è una scelta che ci permette di risparmiare soldi, controllare meglio la cottura delle pietanze e cucinare più velocemente.
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