Ecco come riconoscere e affrontare al meglio questa temibile malattia del sonno

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Dormire è un’azione fondamentale per la salute di tutti, che ci permette di recuperare le forze e la lucidità mentale ogni giorno. Infatti, si può resistere ben poco senza dormire, prima di cominciare a mostrare gravi sintomi.

Eppure, per diverse ragioni a volte non tutto va come dovrebbe, e si può soffrire di disturbi del sonno. In alcuni casi, si può soffrire di insonnia, per cui non si riesce a dormire abbastanza o la qualità del sonno non è buona. In altri casi, si può soffrire del problema opposto, ovvero l’ipersonnia.

Ed è importante riuscire a riconoscere e gestire questi disturbi per poter vivere tranquillamente e senza gravi conseguenze. Per cui, vediamo come affrontare al meglio uno di questi disturbi, la narcolessia.

Ecco come riconoscere e affrontare al meglio questa temibile malattia del sonno

La narcolessia è una malattia del sonno che causa improvvisi colpi di sonno in momenti imprevedibili. Questa malattia è causata dall’assenza di una sostanza che agisce come messaggero chimico nel nostro cervello, l’ipocretina. L’ipocretina è una molecola che partecipa alla regolazione del ritmo sonno-veglia e che a volte, in condizioni patologiche, può mancare perché il sistema immunitario attacca alcuni specifici neuroni. Infatti, in questi casi si assiste alla scomparsa dei neuroni che producono l’ipocretina e quindi anche alla scomparsa della molecola.

Di conseguenza, le persone che non producono l’ipocretina non regolano bene i ritmi sonno-veglia, e rischiano di addormentarsi in un qualunque momento.

I sintomi della narcolessia sono:

  • sonnolenza eccessiva di giorno;
  • cataplessia;
  • allucinazioni nei momenti in cui ci si addormenta o ci si sveglia;
  • paralisi del sonno.

Di questi sintomi, solo la sonnolenza diurna eccessiva si presenta sempre, mentre gli altri cambiano di persona in persona.

Cosa fare quando si sospetta di soffrire di narcolessia

Come abbiamo visto, la narcolessia è una patologia del sonno ed ecco come riconoscere e affrontare al meglio questa temibile malattia del sonno. Quando si sospetta di soffrire di narcolessia, si consiglia di rivolgersi al medico curante, che prescriverà gli esami necessari per la diagnosi.

Poi, una volta confermato che si tratta di narcolessia, occorre accettare che non esiste una cura. Ciò nonostante, ci sono trattamenti che permettono a chi ne soffre di vivere una vita normale. In generale, si consiglia di dormire regolarmente e in abbondanza la notte, e di fare un pisolino ogni pomeriggio sempre alla stessa ora. E già questo può bastare a placare i sintomi, ma se non bastasse, esistono diversi farmaci che aiutano a diminuire la sonnolenza. Per cui, passo dopo passo, sarà il medico a stabilire il giusto trattamento per ogni paziente.

Ecco, dunque, che cos’è e come si riconosce la narcolessia, e come fare per gestirla.