Ecco come pulire le cozze velocemente

cozze

Oggi parliamo di un alimento buonissimo e tipico della nostra tavola. È un mollusco molto presente nei mari italiani. Facciamo spazio a sua maestà la cozza. Quella più famosa, forse, è quella tarantina. Ma ne esistono molte altre varietà.

Qui citiamo la cozza di Scardovari DOP, quella adriatica e quella pelosa pugliese. Come dimenticare poi la cozza del Golfo di Napoli e del Litorale Flegreo, quella di Olbia e il mosciolo selvatico nella zona del Conero. Insomma, la cozza è uno dei mille tesori nello scrigno della cultura culinaria della Penisola.

Quando si parla di cozze, però, inevitabilmente il pensiero va alla pulizia di questo mollusco particolare. Molti, pur di non sporcarsi le mani con la pulizia delle cozze, desistono dal metterle a tavola. Sappiamo bene quanto sia importante effettuare una pulizia estremamente meticolosa di questa specie marina. Ciò non vuol dire che si possa ottenere un buon risultato, ottimizzando il tempo impiegato per questa operazione indispensabile. Vediamo di seguito qualche consiglio a riguardo. Ecco come pulire le cozze velocemente.

Efficienza e pulizia in pochissimo tempo

La prima cosa da fare assolutamente è la rimozione del bisso. Il bisso è quella specie di barbetta tra le due valve che spunta dalla cozza.

Poi, armiamoci di spugnetta d’acciaio e strofiniamo i gusci delle cozze. Rimuoviamo il grosso dei residui e sciacquiamole sotto abbondante acqua corrente. Poi, asciughiamole con un panno di cotone. Veniamo ora al fondamentale passaggio successivo.

Dotiamoci di sale grosso e di alcuni sacchetti di plastica per alimenti. Quindi inseriamo qualche manciata di sale nei sacchetti insieme alle cozze. Ecco come pulire le cozze velocemente: chiudiamo ermeticamente i sacchetti e scuotiamoli energicamente per diversi minuti.

Terminata questa operazione, sciacquiamo nuovamente le cozze. L’azione del sale consentirà di espellere il più possibile la sabbia contenuta all’interno dei gusci. Al tempo stesso garantirà un effetto lucido alla cozza. Se si preferisce, si può invertire anche l’ordine delle operazioni qui descritte.