Il disoccupato di lunga data è colui che da parecchio tempo non riesce a reinserirsi nel mercato del lavoro. Quindi, decorso un certo periodo di tempo, si parla di stato cronico di disoccupazione. Solitamente, versano in questa situazione coloro che perdono il lavoro in età avanzata o versano in una condizione di disagio economico. A fronte di questa situazione, lo Stato ha cercato di mettere a disposizione delle forme di supporto e delle agevolazioni. Anzitutto, chiariamo che è considerato disoccupato di lungo periodo la persona senza lavoro o che non percepisce abbastanza per potersi mantenere.
In particolare, si mantiene lo stato di disoccupazione in caso di reddito da 8.145 euro annui, se trattasi di lavoratore dipendente. Se si tratta di lavoratore autonomo il limite, invece, è di 4.800 euro. Inoltre, si parla di disoccupato di lungo periodo nel caso di chi non riesce a trovare lavoro nell’arco di 12 mesi. I mesi si riducono a 6 se lo stato di difficoltà riguardi un giovane.
Incentivi e vantaggi messi a disposizione dallo Stato
Una prima serie di incentivi è rivolta alle imprese che assumono siffatti disoccupati. Sicché, per renderli appetibili, sono stati ridotti i costi di assunzione, introducendo altresì dei Bonus. Nello specifico, se si assumono donne, vi è uno sgravio contributivo del 100%, se queste siano disoccupate da più di 12 mesi e abbiano compiuto i 50 anni di età; oppure, indipendentemente dall’età, siano disoccupate da almeno 24 mesi. Per gli uomini, lo sgravio contributivo è del 50% per un periodo di 12 o 18 mesi, a seconda della tipologia di contratto. Essi devono avere più di 50 anni ed essere disoccupati da almeno 12 mesi.
Quindi, ecco come i disoccupati di lunga data possono trovare collocazione. Il periodo di disoccupazione può essere anche inferiore, nelle Regioni in cui ricorre il supporto di fondi strutturali europei, come nel caso del Bonus assunzioni Sud. In questo caso, le condizioni di assunzione possono essere anche più favorevoli, con una decontribuzione al 100%. Ciò, in caso di assunzione a tempo indeterminato o apprendistato.
Ecco come i disoccupati di lunga data possono ridurre la preoccupazione, avvalendosi di questi incentivi e agevolazioni statali
Inoltre, i disoccupati di lungo periodo rientrano in una delle categorie per cui sussistono agevolazioni per l’accesso alla pensione. Infatti, chi perde il lavoro in età avanzata potrebbe avere difficoltà a trovare un nuovo impiego. Pertanto, sono previste delle forme di pensionamento anticipato riservate proprio ai disoccupati. In particolare, possono accedere, dopo la Naspi, alla pensione anticipata per i lavoratori precoci avvalendosi di Quota 41. Ciò vale se hanno maturato 41 anni di contributi, di cui 12 mesi prima del compimento dei 19 anni di età.
Seconda opzione possibile è l’accesso all’APE sociale, se posseggono i requisiti di legge. Altro beneficio è la possibilità di ottenere l’esenzione dal ticket sanitario. Ciò, in caso di reddito familiare non superiore a 8.263,31 euro. Questo limite è elevato a 11.362,05 euro in caso di coniuge a carico, e di altri 516,46 euro per ogni figlio a carico. Tuttavia, una delle misure più efficaci, anche in questo caso, rimane il reddito di cittadinanza, che prevede anche la possibilità di una collocazione lavorativa.
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