Ecco come avviare un’attività in questi borghi incantevoli e ricevere 6.000 euro a fondo perduto 

INPS

Dopo i mesi bui della pandemia, l’economia sta riprendendo a girare. Per chi ha perso il lavoro o aspira a gestire una attività autonoma, questo potrebbe essere un buon momento per mettersi in gioco. Inoltre c’è da dire che vi sono moltissimi bandi attivi che mettono a disposizione contributi a fondo perduto ai neo imprenditori.

Abbiamo visto come alcune imprese della Lombardia e del Veneto possono chiedere contributi a fondo perduto fino a 10.000 euro.

In questa sede esporremo invece un bando della Regione Marche promosso insieme alla Camera delle Marche. Il bando finanzia l’avvio o gli spostamenti delle attività commerciali nei piccoli centri delle Marche. Detta diversamente, ecco come avviare un’attività in questi borghi incantevoli e ricevere 6.000 euro a fondo perduto.

L’iniziativa della Regione Marche per avviare un’attività nei borghi regionali

Possono chiedere e ricevere il contributo le imprese individuali, cooperative, società di persona e di capitali che si occupano di commercio (codice ATECO 47).

In caso di trasferimento di sede o unità, o anche di apertura di una nuova unità, il richiedente dovrà risultare iscritto (e in regola con i pagamenti) al Registro delle Imprese. Inoltre non dovrà ritrovarsi in una procedura fallimentare e dovrà essere in regola con gli adempimenti previdenziali, assicurativi e assistenziali (INPS, INAIL e CNCE).

Se è un nuovo avvio, invece, il titolare o legale rappresentante non dovrà risultare sottoposto a fallimento, concordato preventivo, etc, negli ultimi 5 anni. Inoltre non deve risultare percettore di RdC o altri forme di sussistenza sociale, né avere partecipazioni in altre società o imprese familiari.

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Spese ammissibili e la misura del contributo

Le aree regionali interessate dall’avviso sono elencati nella tabella A dello stesso bando. Ad ogni modo il trasferimento deve avvenire in un Comune con non più di 5.000 abitanti alla data del 31 dicembre 2020. Inoltre deve trattarsi di Comuni distanti almeno 15 km dalla costa.

L’art. 5 del bando specifica quali sono le spese (documentate e al netto dell’IVA) ammissibili. Tra esse troviamo l’onorario notarile, l’acquisto delle attrezzature e dei beni strumentali, le spese di consulenza, di marketing e digitali. Poi le spese di formazione, di pubblicità, per l’acquisto di licenze e brevetti ed altre ancora.

Il contributo erogabile corrisponde al 70% delle spese effettivamente sostenute, con tetto a 5mila euro. È prevista una premiliatà in caso di domanda presentata da un under 36 e di domanda presentata da imprenditrice donna. In questi due casi la premialità (1.000 euro) si aggiunge al contributo base che così può arrivare fino ad un massimo di 6.000 euro.

Ecco come avviare un’attività in questi borghi incantevoli e ricevere 6.000 euro a fondo perduto

La domanda andrà prodotta esclusivamente secondo il Modello A allegato al bando ed inoltrata online. Essa potrà essere presentata, a partire dalle ore 8.00 del 1° dicembre e fino alle ore 19.00 del 31 maggio 2022.

Dovranno essere allegati alla domanda la copia delle fatture, l’estratto conto attestante l’avvenuto pagamento e la relazione conclusiva.

In chiusura invitiamo il Lettore interessato a prendere visione integrale del bando per dipanare tutti i dubbi e conoscere i dettagli della procedura.

Approfondimento

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