Ecco chi può chiedere il rimborso del canone Rai in base alle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate, pubblicate oggi

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Il canone Rai è una delle tasse più odiate dagli italiani. Ci si chiede, infatti, se si deve essere costretti a pagare anche per il semplice fatto di possedere un televisore. Insomma, una vera monetizzazione di diritti, anche quelli per l’esercizio dei quali si paga già a sufficienza. Tant’è che anche l’Unione Europea ha reputato illegittima detta tassa! Tuttavia, tra una promessa di eliminazione e vari esoneri limitati, essa continua ad esistere. Proprio oggi, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta nuovamente sull’argomento. Il tutto, individuando delle categorie che verranno esentate dal pagamento di detto canone, mediante l’ottenimento del rimborso. Ma, ecco chi può chiedere il rimborso del canone Rai in base alle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate, pubblicate oggi. Cerchiamo di capirne di più su chi siano i fortunati di questa misura.

Ecco chi può chiedere il rimborso del canone Rai in base alle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate, pubblicate oggi

Con la risoluzione n. 6/E, oggi, l’Agenzia, ha fornito il codice tributo e le istruzioni per la richiesta di rimborso. Detto codice servirà per l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta, con importo pari a quello del canone Rai pagato. Procedura da effettuarsi mediante l’utilizzo del modello F24. L’indicata agevolazione è diretta ai titolari di partita IVA, che potranno ottenere la restituzione della tassa speciale già pagata. Tuttavia, è bene chiarire che non si tratta di tutti i titolari di Partita IVA. A poterne beneficiare sono solo le strutture ricettive e quelle di somministrazione e consumo di bevande, in strutture pubbliche e aperte al pubblico.

Ciò, ivi compresi gli enti del terzo settore. Per dette categorie, il decreto Sostegni aveva già previsto l’esonero per il 2021. Poiché, però, la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate è intervenuta dopo 8 mesi dall’adozione della misura, si dovrà chiedere il rimborso. La maggior parte dei beneficiari, infatti, avrà ormai provveduto al pagamento della tassa speciale. Veniamo, adesso, a chiarire come va espletata la procedura.

Procedura per ottenere il rimborso

In base alle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate, il codice tributo da utilizzare è lo 6958. Esso è denominato: “Credito d’imposta canone speciale Rai – art. 6, c. 6, del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41”. All’interno del modello F24, il codice tributo dovrà essere indicato, in base alla seguente procedura: andando nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”. Nell’ipotesi in cui, invece, il contribuente debba procedere al riversamento dell’agevolazione: si deve andare nella colonna “importi a debito versati”. Poi, nel campo relativo all’anno di riferimento, bisognerà indicare il 2021.

Inoltre, per quanto riguarda l’eventuale delega, la trasmissione dovrà avvenire esclusivamente in modalità telematica, pena il rifiuto dell’operazione. In più, il credito d’imposta utilizzato in compensazione non può eccedere l’importo disponibile. In difetto, si avrà lo scarto del modello F24. Infine, il credito d’imposta fruibile sarà visualizzabile all’interno del cassetto fiscale.

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