Da quando l’uomo ha trasformato alcuni animali in animali domestici si trova a dover fare i conti con esseri con indole molto diversa. Mentre il cane ha un carattere più amichevole e conciliante il gatto sembra essere totalmente indifferente alle regole. Tra le ragioni di queste differenze va considerato il fatto che mentre il cane è un animale che caccia in branco il gatto è un cacciatore solitario. Quindi mentre il primo accetta la presenza di un capo, di una figura autoritaria, il secondo vede nel padrone più che altro qualcuno che lo accudisce e gli dà sicurezza, un po’ come un genitore.
Secondo l’etologo Konrad Lorenz “il gatto è una creatura indipendente, che non si considera prigioniera dell’uomo e stabilisce con lui un rapporto alla pari”.
È questa la tecnica giusta per educare il gatto considerando la sua indole indipendente, sfuggente e curiosa.
Per i golosi
Ad ogni modo gli esperti assicurano che i gatti si possono addestrare ma usando espedienti diversi rispetto a quelli utilizzati per i cani. Con loro, infatti, non funzionano le tecniche punitive o di privazione. Bisogna puntare tutto sulla ricompensa che deve essere scelta con cura. Da prediligere dunque croccantini o piccoli bocconcini che abbiano un forte sapore come quelli a base di gamberi o pollo. Ne consegue che le sessioni di addestramento dovranno essere programmate quando il micio avrà fame, in questo modo la sua attenzione sarà maggiore.
Per i curiosi
Se il gatto è particolarmente schizzinoso e contrario a mangiare a comando un altro tipo di strategia prevede come ricompensa dare la possibilità di fare un gioco o esplorare un posto nuovo. Questo funziona molto bene con i gatti particolarmente curiosi. Per questa ragione è bene scegliere un luogo con poche distrazioni e se subentra la stanchezza o il sonno è bene lasciar stare.
Ad ogni modo l’elemento base di cui bisogna armarsi è la pazienza e la costanza, difficilmente un gatto farà ciò che gli si dice se non ne ha voglia.
È questa, dunque, la tecnica giusta per educare il gatto considerando la sua indole indipendente, sfuggente e curiosa.