È questa la semplice prova definitiva per capire se il latte è davvero andato a male

latte

Seguire una sana alimentazione è fondamentale per la nostra salute. Il Team di ProiezionidiBorsa propone spesso ai suoi Lettori degli utili approfondimenti su specifici alimenti. Si descrivono le caratteristiche principali e ci si concentra sulle benefiche proprietà nutrizionali.

Ma è altresì fondamentale che i cibi che portiamo in tavola siano di stagione, freschi e non andati a male. Sui prodotti confezionati è riportata la data di scadenza. Attenzione però, la dobbiamo considerare solamente in maniera indicativa.

Prendiamo l’esempio dei latticini. Soprattutto in estate, capita che il latte, una mozzarella o lo yogurt non siano già più buoni ancor prima dell’arrivo della data di scadenza.

Di solito questo succede a causa di una errata conservazione del prodotto. Con molta probabilità non è stata mantenuta la “catena del freddo”.

In caso di dubbio, anche minimo, affidiamoci al nostro istinto. O meglio, ai nostri sensi. Qui di seguito esamineremo la questione del latte.

È questa la semplice prova definitiva per capire se il latte è davvero andato a male

Per capire se il latte è ancora buono da bere oppure se è andato a male ci sono dei semplicissimi sistemi. Basta usare due dei nostri sensi: la vista e l’olfatto. Il latte buono è bianco e liscio. Quando è andato a male diventa giallognolo e forma dei grumi consistenti. Normalmente il latte non ha odore, quando è andato a male ha uno sgradevolissimo odore acido.

Ma queste sono proprio le basi, le soluzioni più immediate e conosciute un po’ da tutti.

In questo articolo stiamo invece per rivelare qualcosa di più, la prova definitiva. Quella che potremmo definire “la prova del 9”. È questa la semplice prova definitiva per capire se il latte è davvero andato a male.

Facciamo scaldare un goccio di latte. Ne basta proprio un dito. Possiamo farlo bollire in un pentolino, ma per comodità va bene anche il forno a microonde.

Una volta caldo, il latte buono dovrebbe rimanere bianco, liscio, liquido e uniforme. Se invece è andato a male la parte liquida si dovrebbe separare dal siero andando così a formare una specie di ricotta.

Altri utilizzi

Se invece, anche dopo la prova del riscaldamento, l’aspetto del latte rimane normale e non emana alcuno strano odore, allora vuol dire che è ancora buono. Lo possiamo tranquillamente utilizzare per il caffelatte della mattina o per macchiare il caffè. Va benissimo anche per la preparazione dei dolci, come il budino furbo che si prepara in meno di 5 minuti.

E se invece abbiamo la prova definitiva che il nostro latte è ormai scaduto, non buttiamolo. Esistono infatti numerosi altri utilizzi per impiegarlo in maniera intelligente. In un altro articolo abbiamo proprio visto 3 sorprendenti motivi di riutilizzo del latte che ci aiutano ad essere più belle e ci danno una mano nelle pulizie senza spendere un euro, più un aiuto stagionale.

Del resto, non è mai piacevole sprecare qualcosa, soprattutto cibo.

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