Questa è una rubrica indipendente che non esprime necessariamente la view di questo Blog
La giornata di oggi conferma il rally dell’ultimo periodo dopo il positivo dato occupazionale negli Stati Uniti, dove emerge un miglioramento del mercato del lavoro, sono stati creati a gennaio 243.000 nuovi posti di lavoro. Dallo scorso dicembre, esattamente dall’8/12 giorno della riunione della BCE in cui sono state annunciate le aste di rifinanziamento per le banche, le borse hanno avuto performance impressionanti: DAX +13%, FTSE MIB +9%, CAC 40 +9%, S&P 500 +7,5%, SENSEX (India) +12,5%.
Nell’ultimo periodo i punti più interessanti sono:
– Spread BTP-Bund in discesa a 375 bps come dicembre ma con considerazione importante: in quel caso la riduzione dello spread era stata causata anche da un rialzo del rendimento del bund tedesco, mentre oggi il merito della discesa è tutto del decennale italiano con tassi al 5,6% (vedi grafico in basso,ai minimi da ottobre), BTP a 2 anni sceso sotto il 3% da giugno. Sembra che stia ritornando la fiducia nel nostro paese, lo standing dell’Italia risale giorno dopo giorno grazie alle manovre e alla ritrovata credibilità internazionale del nostro governo.
– Le aste dei titoli di Stato europei continuano ad avere successo, dopo quella italiana di lunedì scorso anche Francia e Spagna sono state premiate dal mercato con una forte domanda. Prezzi dei titoli di stato in crescita significa meno stress sui bilanci bancari, e maggiore probabilità che si normalizzi il mercato del credito.
– Ruolo fondamentale della BCE: Soprattutto merito della iniezione di liquidità della BCE che oltre aver scatenato una corsa all’acquisto di titoli di stato a breve con buoni rendimenti (italiani e spagnoli) ha costretto alla chiusura le posizioni short sui BTP. La rincorsa ai titoli di stato europei (anche la Francia ha notevolmente beneficiato della ampia liquidità disponibile) dovrebbe continuare anche nelle prossime settimane, perchè le banche sono impegnate a raccogliere titoli che useranno come collaterale per chiedere nuovi prestiti alla BCE nell’asta di rifinanziamento (probabilmente anche questa all’1% a 3 anni) di fine mese.
– Grecia: sembrano finalmente conclusi i negoziati tra Atene e i creditori privati. Il tutto dovrebbe essere chiuso nel fine settimana.
– Macro: notizie convincenti sul fronte economico soprattutto in USA ( ma anche in Cina): indici manifatturieri in crescita, sussidi di disoccupazione in calo, disoccupazione scesa al 8,3% etc.. Anche in Europa sembra che la recessione in atto sia meno grave del previsto.
– Dati trimestrali Corporate: buone notizie arrivano anche dal fronte aziendale. Delle 258 società dell’S&P500 che dal 9 gennaio hanno riportato i risultati di bilancio relativi al quarto trimestre 2011, il 66% ha registrato utili migliori delle attese, secondo i dati raccolti da Bloomberg.
– Analisi tecnica e piattaforme di trading: altra notizia positiva arriva dall’analisi tecnica, c’è molta euforia in America da quando si è verificato , due giorni fa, il fenomeno del Golden Cross: la media mobile a 50gg dello SP 500 (linea rossa) ha superato quella a 200gg (linea nera) . Per chi segue queste indicazioni, questo è un segnale “bullish”, quasi tutte le volte che si è verificato il mercato azionario di riferimento nei 12 mesi successivi ha guadagnato circa il 10%. Il segnale per diventare strutturale ha bisogno di una stabilizzazione della fiducia degli investitori e sopratutto che continuino ad arrivare notizie positive, o quantomeno non negative, sul fronte Macro.
La domanda d’obbligo è: il rally potrebbe diventare strutturale? Tutti i problemi sono risolti? Si sta tornando a guardare i fondamentali? I multipli?
Purtroppo è ancora presto per dire che siamo tornati alla normalità. La BCE è riuscita ad allungare i tempi di risoluzione del problema euro, non a risolverli. Se il tempo che abbiamo guadagnato non verrà usato dalla politica per strutturare una soluzione definitiva, alla fine di questo periodo potremmo tornare esattamente ai nastri partenza. Riepilogando: per i mercati oggi è stato accantonato lo spettro di una crisi liquidità (grazie alla BCE) ma si è consapevoli che sia l’Italia che l’Europa avranno bisogno ancora di anni per risolvere tutti i problemi politici, un ritorno di nervosismo e di volatilità è sempre dietro l’angolo. Ecco perchè bisogna avere ancora molta prudenza,e aspettare prima di incrementare segnali di fiducia.
A disposizione.
Carlo Pezzini
ing@carlopezzini.com
Ringrazio Proiezionidiborsa della quale sono Cliente da anni ed ho acquistato tutti gli ebooks e softwares, per avermi dato l’opportunità di scrivere su questo Blog.
La mia rubrica vuole essere un apporto costruttivo a questa comunità e pertanto mi metto al suo servizio.