È nato il treno Covid free. Di cosa si tratta?

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Oramai il Covid sta invadendo la vita delle persone a 360 gradi e anche il mondo che si avrà dopo questa epidemia, non sarà più lo stesso.

Sicché, come tutti i servizi e i prodotti di uso quotidiano si sono adeguati al Covid, anche i treni e gli aerei lo saranno. È nato, infatti, il treno Covid Free. Di cosa si tratta?

Ebbene, esso è il primo treno dedicato alle persone negative al coronavirus. Quindi una specie di zona bianca sulla quale viaggiare in piena sicurezza. Esso verrà inaugurato ad aprile per la prima tratta in assoluto, che sarà quella Roma-Milano.

In realtà, l’idea era già nata in capo ad Alitalia che, a partire da settembre, aveva introdotto dei voli dello stesso tipo, ossia Covid free. Essi, sono stati lanciati in via sperimentale e, considerati gli ottimi risultati, si è continuato in questa direzione.

Sicché, la linea caratterizzante di tali mezzi di trasporto è che i passeggeri vengono, preventivamente, cioè prima dell’imbarco, sottoposti al test anti-Covid.

Come si caratterizza il treno Covid free?

La notizia strabiliante è che è nato il treno Covid free e abbiamo accennato di cosa si tratta.

Esso, in pratica, è un collegamento ferroviario, introdotto da Ferrovie dello Stato che pone al centro della sua politica la sicurezza, facendo viaggiare unicamente i passeggeri che si rivelano negativi al test.

Si pensa, inoltre, di estendere quest’idea anche ai treni che collegheranno le destinazioni turistiche quest’estate. In più, accanto a quella del treno depurato dal virus, si sono avviate altre due grandi iniziative, sempre collegate alla pandemia.

Una è il treno sanitario, l’altra l’hub per le vaccinazioni. Quest’ultimo si inaugurerà alla stazione Termini di Roma. Ebbene, il primo è un convoglio speciale, che avrà la funzione di assistere e trasportare pazienti Covid o altri malati, negli ospedali di tutt’Italia e anche all’estero. Esso fungerà da vero e proprio servizio sanitario integrativo, per supplire alle carenze delle strutture ospedaliere territoriali.

Sicché, in caso di mancanza di posti letto, o di insufficienza di strutture o cure disponibili, il malato si trasporterà altrove, a mezzo di questi treni. A bordo di essi, naturalmente, vi sarà personale sanitario.

La seconda rivoluzione nei mezzi di trasporto è apportata, poi, dall’hub ferroviario, che è un’area della stazione adibita a punto vaccinazioni. Esso, disponendo di 21 postazioni, sarà in grado di vaccinare 1.500 persone al giorno. In definitiva, si tratta di idee veramente grandiose, che, se realizzate e rese accessibili a tutti, fanno ben sperare per il futuro.