È legge la cancellazione automatica per le multe, i bolli e le cartelle fino al 2010

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“Più soldi possibili il più veloce possibile”, questo è il motto del Decreto Sostegni da 32 miliardi di euro. Sostenere le famiglie, i lavoratori, le aziende, in che maniera? Erogando aiuti, in maniera veloce. Inoltre è legge la cancellazione automatica per le multe i bolli e le cartelle fino al 2010. Utilizzando le parole di Draghi, questo decreto è una risposta consistente alla povertà, ai bisogni delle imprese e dei lavoratori.

Al via, quindi, annullamento automatico delle cartelle esattoriali con il Decreto Sostegni per tutto il decennio 2000-2010 insieme agli aiuti a fondo perduto. È stata confermata la soglia di 5.000 euro per le vecchie cartelle da stralciare. Ma solo dal 2000 al 2010 compreso, invece del 2015.

Sanatoria prevista per redditi IRPEF sotto i 30.000 euro, con tetto di 5.000 euro. Il pacchetto di aiuti è di oltre 32 miliardi di euro.  Sono previsti, inoltre, ristori pari a 11 miliardi, quasi tutti per le categorie economiche più colpite dalla crisi. I pagamenti inizieranno l’8 aprile, per chi avrà fatto domanda.

È legge la cancellazione automatica per le multe, i bolli e le cartelle fino al 2010

Quindi con il Decreto Sostegni, sì alla cancellazione delle cartelle esattoriali, non fino al 2015, come si prevedeva nei giorni scorsi, bensì fino al 2010. Cancellazione delle cartelle fino a 5.000 euro, ma non per tutti, solo per chi ha un reddito IRPEF sotto i 30.000 euro.

Per quanto riguarda le imprese, una parte è destinata alle imprese che operano in montagna, al turismo. C’è un accordo sui contributi a fondo perduto a imprese e titolari di partita IVA, con fatturato fino a 10 milioni. Con un volume d’affari sceso almeno del 30% lo scorso anno.

Il meccanismo di aiuti offrirà, sulla base delle dimensioni dell’attività economica, un assegno tra il 20%, per le più grandi, al 60% per le più piccole. In particolare 20% per le aziende con fatturato tra 5 e 10 milioni e 60%, per le più piccole con fatturato fino a 100.000 euro. Gli aiuti saranno di un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 per le persone giuridiche. Previsto, poi un fondo, per 200 milioni per le categorie economiche più colpite.

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