È incredibile cosa si nasconde dentro uno smartphone

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Ricche gallerie di video e foto, utili app di uso quotidiano e i nostri contatti salvati nella rubrica: dentro lo smartphone c’è tutto questo e molto di più.

Tutti contenuti che riguardano la parte software. Ma ci siamo mai chiesti com’è fatto materialmente uno smartphone? Quali sono gli elementi utilizzati per produrre l’oggetto più usato durante la giornata?

Se proviamo a rispondere a questi quesiti ci renderemo conto che è incredibile cosa si nasconde dentro uno smartphone. L’analisi di tale questione chiama in causa una serie infinita di temi globali ai quali è difficile fornire una risposta completa e univoca.

È incredibile cosa si nasconde dentro uno smartphone

Sfruttamento della manodopera minorile, forte impatto ambientale, depauperamento delle terre rare, catene globali del valore. Questo e molto altro si cela dietro la realizzazione di un cellulare. Ma in questa sede siamo maggiormente interessati a capire soprattutto quali sono i materiali impiegati.

Dentro uno smartphone, infatti, troviamo decine di metalli e di elementi chimici concentrati in poche aree del pianeta. Soprattutto se parliamo di terre rare. Queste ultime, tra l’altro, sono utilizzate non solo per gli smartphone, ma anche per molti altri beni dell’elettronica di consumo.

La parte elettronica

Andiamo per gradi. A seconda dei componenti del telefono variano gli elementi usati. Ad esempio, la parte elettronica è senza dubbio quella che richiede più sostanze.

Il cablaggio del telefono si effettua con il rame, i micro-condensatori con il tantalio. Il microfono è prodotto prevalentemente con il nichel. Tuttavia, vengono usati anche il neodimio, il gadolinio e il praseodimio. Per le saldature, invece, si fa ricorso allo stagno e al piombo. E non finiscono qui. Ci limitiamo a menzionare “solamente” queste materie, ma la lista è lunga.

Lo schermo

Altro componente, altri elementi. Per lo schermo si sfruttano l’ossido di indio e l’ossido di stagno: mix che ci consente di poter usare la tecnologia touch screen.

Per il vetro si usano degli alluminosilicati e il silice. Quanto ai colori dello schermo sono impiegate molte terre rare. Citiamo, a titolo di esempio, il terbio, l’europio e gli ossidi di ittrio.

La batteria e la scocca

Gli involucri delle batterie normalmente sono fatti in alluminio. All’interno, vi risiedono in particolare il litio e il cobalto. Ma anche grafite, manganese e altri metalli che richiederebbero un processo di smaltimento rigoroso per non impattare negativamente sull’ambiente.

Non meno nocive e numerose sono le materie contenute nella scocca dei telefoni di ultima generazione. Nella maggior parte dei casi si tratta di leghe di plastica. Sono presenti anche il bromo, il magnesio e il nichel.

Approfondimento

In questo articolo abbiamo fornito alcuni validi consigli per un uso consapevole e accorto dello smartphone.

Commettiamo questo errore nocivo prima di dormire senza rendercene conto