È incredibile come il nuoto sia utilissimo dai 6 anni anche senza diventare Federica Pellegrini

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Il nuoto è un’attività sportiva completa. Consente di migliorare la forza e il tono muscolare, a controllare il peso, a tenere in allenamento il cuore e a ridurre i fattori di rischio legati al diabete. Ora alcuni studi mettono in evidenza i benefici del nuoto nei bambini fino ai 10 anni. È incredibile infatti come il nuoto sia utilissimo dai 6 anni in poi, anche senza aspirare a diventare Federica Pellegrini.

Come insegnare ai bambini

Nell’insegnare a nuotare ai bambini bisogna essere molto pazienti e creativi. Come sempre, il modo migliore per insegnare a nuotare ai bambini è il gioco. Ci sono numerosi esercizi, da fare singolarmente o in gruppo, che consentono di aumentare la una confidenza con l’acqua da parte del bambino.

Prendere una pallina di ping pong, farla galleggiare e spingerla con il fiato (magari facendo delle gare) permetterà di non avere paura dell’acqua che eventualmente entra nella bocca. Giocare con un pallone aiuterà a non badare più agli schizzi o ad andare sott’acqua. Sostenere il bambino mentre si rilassa a pancia in su, gli permetterà di capire il significato di galleggiamento e ad avere fiducia in noi.

Per imparare a nuotare, si può fare affidamento su validi istruttori in grado di insegnare gli stili e i segreti di questo sport (avevamo già discusso su come diventare istruttori di nuoto).

È incredibile come il nuoto sia utilissimo dai 6 anni anche senza diventare Federica Pellegrini

In un articolo recentissimo (Pruitt M and Morini G, 2021), è stato scoperto che il nuoto (e in generale l’esercizio aerobico) è in grado di migliorare il linguaggio e il vocabolario dei bambini. In particolare, ai bambini dai 6 ai 12 anni sono state insegnate nuove parole prima di fare una delle tre cose: nuotare, prendere parte a esercizio fisico generico o completare un foglio da colorare. I bambini che facevano parte dei nuotatori, erano il 13% più accurati nel ricordare le parole del vocabolario. La conclusione dei ricercatori è che il movimento possa aiutare la codifica di nuove parole e ad ampliare il vocabolario.

Qualora si avesse la conferma da studi successivi, gli educatori e gli istruttori potrebbero utilizzare un metodo di apprendimento basato sull’esercizio fisico.

Non tutti i bambini diventeranno nuotatori professionisti come Federica Pellegrini. Forse, qualcuno di loro però diventerà il nuovo Camilleri.