E’ vero che una rondine non fa primavera …tanto meno a settembre ma rivedere dopo tanti mesi le criptovalute in volo non può che far piacere a chi ha comunque sempre creduto che il settore, prima o poi ridesse segnali di vita.
Probabilmente non è una buona idea entrare ora proprio sulla cresta ma certo è un bel vedere e una buona consolazione per chi ha tenuto duro sul suo portafoglio. Uno storno, un pull-back potrebbe sempre esserci e solo dopo avremo conferma che il trend è cambiato.
Vedere Ripple, la nostra preferita insieme ad Ethereum Classic, segnare un +80% è molto piacevole.
Non è un caso che la più lanciata sia proprio Ripple, la cripto più avanti nel processo che avevamo invocato in un recente articolo, ovvero quello di definizione celere di modalità di utilizzo delle cripto monete. Vale a dire la loro applicazione pratica la loro fruibilità.
Perché va bene la blockchain, va bene la tiratura limitata e certa , va bene un quadro normativo e fiscale che lascia ancora molti spazi ma se ti autodefinisci moneta prima o poi qualcosa in tal senso devi muovere.
Ripple sia pure come meccanismo prevalentemente BtoB si sta muovendo alacremente e ora il mercato inizia a premiarla.
Sbilanciarsi in previsioni in mercato così volatile come quello delle criptovalute è un azzardo che non ci piace tanto che consigliamo da sempre, semmai qualcuno volesse entrarvi, di porre una percentuale limitata dei propri risparmi nel settore.
E’ un mercato ancora primitivo e selvaggio che spesso sfugge anche le più basiche regole del trading con impennate e tracolli che giungono nei momenti più inattesi e quindi difficilmente prevedibili.
Probabilmente quello che è diventato più leggibile è proprio il progenitore di tutte le criptovalute vale a dire il Bitcoin. Sbarcato sul mercato dei futures di Chicago i ribassisti hanno pensato bene per mesi di fargli la festa allontanandolo brutalmente sia dai 20.000 dollari visti di sfuggita. Sia dai target molto molto più alti previsti da esperti ed analisti per fine 2018. Tanto da convincere tutti che fossero impossibili da raggiungere non solo nell’anno in corso ma forse per sempre.
Ora dopo rialzi talmente “spaventosi” siamo certi che l’umore potrà di nuovo cambiare in fretta e che nessun target sia, fermo restando le cautele di cui sopra, precluso.
Se si scatena nuovamente il popolo della rete i numeri potrebbero essere eccezionali. Anche perché fin da inizio dei problemi abbiamo sempre pensato che questo attacco concentrico, anche mediatico, alle crypto potesse avere molte spiegazioni; una delle più plausibili era che molti potentati che le avevano aberrate inizialmente cambiando poi idea abbiano voluto affossarle per fare vendere a lungo il popolino e intanto accaparrarsele a pressi nuovamente abbordabili. L’esempio di Soros in merito è stato lampante.
Se davvero fosse questa l’interpretazione corretta della lunga fase orso ne vedremo delle belle con un toro scatenato a lungo.