Nel dicembre 2020, la spedizione scientifica del Research Vessel Falkor dello Schmidt Ocean Institute ha scoperto dei pesci subito ribattezzati ”fantasma”. È successo nella fossa delle Marianne, nell’Oceano Pacifico occidentale.
Oltre a raccogliere campioni di rocce più profondi mai stati presi, hanno scoperto che nella fossa vivono molti pesci, tra cui uno che ha raggiunto la profondità di 8.143 metri. In questo articolo vedremo perché è detto fantasma il pesce abissale filmato ad oltre 8.000 metri di profondità.
Dai risultati di questa ricerca, si è potuto comprendere anche come gli organismi vivano e si siano adattati a questo habitat tra i meno esplorati della Terra e a come si siano adeguati alle condizioni estreme dovute all’alta pressione.
È detto fantasma il pesce abissale filmato ad oltre 8.000 metri di profondità
Gli scienziati hanno descritto questo pesce come un fantasma. Tutto è accaduto mentre esaminavano il filmato di un’esca, attorno alla quale nuotavano altre specie di pesci abissali. All’improvviso hanno avvistato questo pesce lungo 15 centimetri, dalle grandi pinne dotate di sensori gustativi e dal corpo completamente trasparente, tanto che si intravedevano tutti gli organi interni. Deve il suo soprannome proprio a questo motivo.
La sua coda era simile a quella di un’anguilla. I ricercatori lo hanno filmato a 8.143 metri di profondità, ovvero 500 metri più in basso del pesce, prima possessore del record di maggiore profondità. Inoltre, era a soli 55 metri più in alto rispetto al limite massimo di sopravvivenza.
Per la cronaca c’è da dire che hanno avvistato degli esemplari di pesce fantasma anche nella fossa del Giappone e in quella di Kermadec, vicino alla Nuova Zelanda. La profondità a cui nuotavano era compresa tra i 6.500 e i 7.500 metri.
Ma potrebbero esistere altre specie di pesci capaci di nuotare ancora più in profondità. La fossa delle Marianne è il luogo più profondo e meno esplorato del pianeta Terra. In quest’area esistono e prosperano anche diverse specie viventi ancora sconosciute all’uomo.