Due tecniche infallibili per insegnare al nostro cane a riconoscere il proprio nome e instaurare una buona relazione sin da subito

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Quando un animale entra a far parte della nostra vita diventa a tutti gli effetti un membro della famiglia. Forse è per questo che per consuetudine gli diamo un nome. Non importa di quale animale si tratti, ma di sicuro abbiamo cercato un nome con accuratezza prima di attribuirglielo.

Se poi questo animale domestico è un cane, dare un nome significa anche che dovremmo insegnargli a riconoscerlo. La cura del nostro animale inoltre ci richiederà parecchia attenzione.

Scegliere il nome è il primo passo

La scelta del nome da attribuire al nostro cane appena arrivato in casa è fondamentale. Nomi corti e semplici, formati da suoni gutturali o sibilanti sarebbero da preferire. E sarebbe anche meglio evitare nomi che facciano rima con quelli già presenti in famiglia.

A questo punto dovremmo essere pronti a insegnargli il suo nome seguendo alcuni piccoli trucchetti.

Troviamo un luogo adatto dove praticare gli esercizi e pianifichiamo quante sessioni dovremmo svolgere. Innanzitutto, quando lo chiamiamo facciamolo sempre con un tono felice e rassicurante. Il cane assocerà lo stato d’animo positivo al suo nome. Poi chiamiamolo più volte anche fuori dalle sessioni di allenamento, magari mentre stiamo facendo una passeggiata o giochiamo con lui.

Se il cane risponde positivamente al richiamo e obbedisce, allora potremmo dargli una ricompensa per accentuare l’efficacia del risultato. Una carezza o una crocchetta andranno benissimo per rinforzare il concetto di premio.

Se vediamo che il nostro cane apprende con fatica non arrabbiamoci e non sgridiamolo, perché le nostre reazioni potrebbero essere associate ad eventi negativi. E la difficoltà di riconoscere il suo nome dunque permarrebbe.

Due tecniche infallibili per insegnare al nostro cane a riconoscere il proprio nome e instaurare una buona relazione sin da subito

Un altro esercizio che potremmo fare per permettergli di fissare il nome definitivamente consiste nel chiamare il cane e porre l’attenzione sul nostro sguardo. Potremmo associare il richiamo ad un verbo di comando come “guardami” per attirare la sua attenzione. Guardarsi reciprocamente negli occhi servirà a rinforzare il concetto relativo all’obbedienza e al proprio nome. Quando dunque il cane inizierà a guardarci, potremmo ricompensarlo adeguatamente con una carezza o un piccolo snack. La ricompensa serve a gratificare la riuscita dell’allenamento ed è la risposta giusta al comando ricevuto.

Allenare un cane a sentire il proprio nome, dunque, richiede costanza e determinazione da parte del padrone. Gli esercizi ripetuti con assiduità porteranno al risultato voluto. Quindi ecco due tecniche infallibili per insegnare al nostro cane a imparare il proprio nome e risponderci prontamente.

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