La medicina sta facendo passi da gigante, anche se la parentesi coronavirus sta complicando e, non poco, le cose. Ma rimangono per fortuna spazi ancora importanti, grazie a munifiche associazioni e sponsor benemeriti, per svelare i misteri della scienza e della medicina. E gli studi sul cervello occupano da sempre una parte rilevante, soprattutto se consideriamo che ancora permangono molti lati oscuri della nostra attività cerebrale. Ma, recentemente due studi incrociati americani hanno svelato perché il cervello femminile invecchia meno di quello maschile. Ancora una volta un derby di famiglia, e, ancora una volta un gol del gentil sesso. La sostanza dello studio, che ha coinvolto più di 30mila americani dai 20 ai 60 anni si può riassumere in questa frase: non è il cervello maschile a invecchiare prima, ma quello femminile a mantenersi giovane!
Entrando nello specifico dello studio Usa
Dopo aver esultato o esserci rattristati, in base al nostro sesso, per questa anteprima, ecco la chiave di lettura di questo lungo e interessante esperimento. La capacità dell’encefalo di metabolizzare gli zuccheri rallenta col passare degli anni, contribuendo all’invecchiamento sia cerebrale che fisico di uomini e donne. Ma, quello delle donne, rallenta molto meno, permettendo quindi di mantenere più lucidità e reattività rispetto ai maschi. Una delle prove del nove di questo ragionamento, il fatto che le malattie degenerative come demenza senile e Alzheimer colpiscano in media per quasi il 65% i maschi.
Il secondo gol della squadra femminile
Due studi incrociati americani hanno svelato perché il cervello femminile invecchia meno di quello maschile, mettendo a segno il gol del 2-0 per le donne. Con buona pace dei “maschietti”, il cervello femminile invecchia meno anche perché il fisico della donna è meglio preparato e immunizzato al passare degli anni. Questo grazie al fatto che il sangue transita maggiormente nell’encefalo femminile rispetto a quello maschile, esponendo con percentuali più alte gli uomini ai disturbi cerebrali! Ma non solo, perché a favore delle donne, grazie a queste conclusioni, i medici hanno asserito che i maschi sono più esposti a:
- Disturbi del comportamento
- Ansia e stress
- Alzheimer
- Complicazioni alimentari
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