Presentiamo due facili insalate nutrienti ed economiche. Hanno in comune l’uso di due ingredienti base, poco utilizzati in estate. Li proponiamo in chiave rivisitata, ossia “fresh” e “light” per non privarsi, neanche durante la bella stagione, dei tanti principi nutritivi in essi contenuti. Stiamo parlando del riso venere e dei ceci.
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Due facili insalate nutrienti ed economiche: riso venere
Ingredienti (per 4 persone):
- 200 gr di riso venere;
- 200 gr di piselli già cotti;
- 180 gr di salmone affumicato;
- 1 rametto di erba cipollina;
- Sale e olio evo q.b.
Preparazione
Cuocere il riso in acqua e solo successivamente tostare in padella con un cucchiaio di olio. Una volta raffreddato, uniamo al riso i cubetti di salmone affumicato, l’erba cipollina, i piselli. Condiamo infine con olio evo e sale.
La ricetta è molto semplice in termini di tempo e di costi. Il riso venere viene così chiamato perché in Cina (dove lo si produceva inizialmente) veniva associato alle sue proprietà afrodisiache. Oggi lo si coltiva in Piemonte (specie a Novara e Vercelli) e ad Oristano. La particolarità del riso che più salta agli occhi è il suo colore nero. In genere, si tratta di un riso integrale, sprigiona un aroma simile al pane appena sfornato. È ricco di antociani antiossidanti, di fibre, di vitamina B e di amido, che lo rende particolarmente digeribile e quindi adatto anche ai celiaci.
Due facili insalate nutrienti ed economiche: insalata a base di ceci
Ingredienti (per 4/6 persone):
- 300 gr di ceci;
- 200 gr di pomodorini ciliegini;
- 100 gr di formaggio feta;
- 100 gr di olive nere;
- 50 gr di cipolla;
- Olio evo e sale q.b.
Preparazione
Dopo aver tenuto in ammollo per una notte intera i ceci, cuoceteli. Tagliamo in due i pomodorini, mentre il formaggio feta a dadini. Tagliamo a rondelle la cipolla, quindi uniamo tutti gli ingredienti in un’insalatiera capiente. A questo punto ci basterà condire a nostro piacimento e il piatto è servito.
Anche in questo caso ci troviamo di fronte a una ricetta decisamente economica (più della prima) e di facile preparazione. L’unico ‘neo’ è rappresentato dal dover porre icieci in ammollo la sera prima. La coltivazione di questo legume si adatta benissimo a terre povere, secche e non particolarmente fertili o irrigate. La parola deriva dal latino cicere arietinum, per via della somiglianza del seme con il profilo di una testa di ariete. Per il loro elevatissimo potere nutrizionale (specie carboidrati e di proteine) sono detti anche “carne dei poveri”. Sono degli ottimo alleati del sistema cardiovascolare, dell’intestino e del colesterolo buono. Ecco perché prevederne il consumo anche d’estate si presenta come una scelta saggia da fare.