L’arte della coltivazione dei bonsai è antica. Tradizionalmente tipica dell’Estremo Oriente, quest’arte si è diffusa anche nel mondo Occidentale negli ultimi decenni. Coltivare bonsai, però, è difficilissimo e pochi riescono a mantenere in vita la loro piantina al primo tentativo.
I bonsai sono piante delicatissime ed è fondamentale seguire alcune regole per farli sopravvivere. Per alcune persone la cura dei bonsai è molto intuitiva. Per altre è tutto il contrario, e qualunque cosa si faccia si rivela la scelta sbagliata. Che cosa sbagliamo? Gli Esperti di ProiezionidiBorsa consigliano di evitare questi due errori che uccidono i bonsai.
Bagnare troppo il proprio bonsai
L’errore tipico dei novelli coltivatori di bonsai è bagnare troppo la propria piantina. Diffidiamo dalle istruzioni dateci insieme al bonsai. Se ci dicono di bagnare regolarmente la piantina con 1 o 2 bicchieri d’acqua, facciamo di testa nostra. Questa quantità di acqua potrebbe essere esagerata.
Controllare di persona l’umidità della terra nel vaso è sempre la scelta migliore. Infilziamo un bastoncino di legno o uno stuzzicadenti nel terriccio, come fosse una torta. Se rimane poco terriccio attaccato al bastoncino e questo sembra asciutto, è il momento di bagnare (poco) il bonsai. Se invece il bastoncino esce ricoperto di terriccio umido, rimandiamo l’innaffiatura per il momento: eviteremo di far affogare il nostro povero bonsai.
Spostarlo in continuazione
Un giorno di qua, un giorno di là, un giorno in villeggiatura sul davanzale rivolto a sud. No e poi no: spostare il bonsai spesso è la scelta sbagliata. Una volta comprato il bonsai, posizioniamolo nella stanza più luminosa della casa e lasciamolo lì, dimentichiamocene. Se lo vediamo leggermente patitao, aspettiamo qualche giorno prima di trovargli una nuova sistemazione.
Uno degli errori che uccidono i bonsai è proprio questo. Spostando ogni giorno o ogni settimana il bonsai facciamo danni. I bonsai sono molto sensibili ai cambi di temperatura, luce e umidità e patiscono i continui spostamenti. Dopo un cambio di posizione, la piantina ci metterà dai 10 ai 15 giorni per adattarsi al nuovo ambiente. Se la spostiamo dopo pochi giorni, invece di far del bene alla nostra piantina, la faremo patire. Piano piano perderà le foglie e inizierà a non metterne più.