Due banche del nord sotto la lente di ingrandimento

Due banche del nord sotto la lente di ingrandimento

Il 29 aprile la società di rating S&P ha espresso il suo parere sul settore bancario. In Italia l’unico taglio delle prospettive lo ha avuto Unicredit, mentre per tutte le altre banche il rating è stato confermato. Secondo gli analisti di Standard & Poor’s, anche il secondo trimestre peserà sui bilanci delle banche italiane. Infatti ci sarà un indebolimento degli utili e della qualità degli asset. Secondo gli analisti di Fitch Rating il problema principale che le banche dovranno affrontare sarà l’Asset Quality a causa della sospensione dei mutui. Per questa ragione Fitch ha cambiato l’outlook sul settore da stabile a negativo. Due banche del nord sotto la lente di ingrandimento: Banco BPM e UBI Banca.

Banco BPM pronta a crollare

Banco BPM S.p.A. (MIL:BAMI) è un gruppo bancario italiano, caratterizzato da un forte radicamento locale, in particolar modo nel nord Italia. Oggi il titolo in Borsa ha raggiunto il minimo storico. Una nuova ondata di vendite ha colpito Banco BPM che ha raggiunto quota 1,012. Da inizio anno ad oggi il titolo ha subito una perdita superiore al 49% ed è tra i peggiori di tutto il listino italiano. Il CEO della banca ha criticato, durante un’intervista con Il Sole 24 Ore, la decisione della Consob di riaprire la possibilità di shortare i titoli. Nella classifica dei titoli più shortati Banco BPM si trova al sesto posto seguito da BPER Banca.

Due banche del nord sotto la lente di ingrandimento: UBI Banca smentisce stop Ops

Questa settimana alcune notizie riguardanti la decisione da parte di UBI Banca (MIL:UBI) di fermare l’Ops di Intesa Sanpaolo erano state diffuse. UBI ha prontamente smentito attraverso un comunicato la notizia. Gli effetti del coronavirus hanno contribuito a far deteriorare il profilo finanziario di UBI e l’Ops è quindi divenuta inefficace. Molti analisti rimangono fiduciosi sul futuro di questa fusione. Il titolo in questo momento viene scambiato a quota 2,412. Grazie all’unione con Intesa Sanpaolo potrebbe tornare ai valori di inizio 2018 cioè a quota 3,814.

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