Giornata da dimenticare per le Borse europee. La seduta di oggi è una delle più brutte delle ultime settimane. I principali listini europei hanno chiuso in rosso e l’avvio debole di Wall Street non ha aiutato. Purtroppo la giornata di oggi potrebbe essere la prima di una serie di giornate al ribasso. In Borsa dietro l’angolo potrebbe esserci una correzione profonda.
I due fattori che hanno zavorrato oggi le Borse
Due fattori hanno influenzato negativamente i mercati azionari di Eurolandia. Pandemia e inflazione hanno zavorrato i prezzi e spinto gli operatori a vendere. Eppure oggi una notizia positiva c’era e non era irrilevante. Questo mese l’attività economica nella Zona Euro ha avuto una accelerazione. L’indice IHS Markit Flash Composite Purchasing Managers è salito a 55,8 punti a novembre dai 54,2 di ottobre. Questo indice è un buon indicatore di salute per l’economia ma gli operatori sembrano averlo ignorato. Questi invece, hanno dato molto peso alle nuove restrizioni legate alla pandemia in Europa, in particolare in Germania.
Un’altra notizia ha messo paura agli investitori. Oggi Gabriel Makhlouf, del board Banca Centrale Europea e Governatore della Banca Centrale Irlandese, ha fatto una dichiarazione che ha quasi gelato il mercato. Secondo Makhlouf se le attuali tendenze inflazionistiche dovessero continuare la BCE dovrebbe intervenire a livello di politica monetaria. In pratica il Governatore fa capire che se l’inflazione continuasse a salire, un rialzo anticipato dei tassi di interesse sarebbe possibile. Il dato IHS Markit Flash positivo sull’attività economica UE paradossalmente ha rafforzato questa ipotesi. Così alla fine della seduta l’indice Euro Stoxx 50 ha perduto l’1,3%, la Borsa tedesca è calata dell’1,1%, quella francese dello 0,8%. Invece la Borsa inglese ha chiuso in guadagno dello 0,2%.
Drammatica seduta a Piazza Affari affossata da 2 paure e con questo titolo che è crollato
Piazza Affari oggi è stata la peggiore. Il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) è sceso dell’1,6% e ha chiuso a 26.939 punti. Ovviamente sul calo dell’indice ha influito la vicenda Telecom. Il titolo dopo un avvio positivo, ha invertito la rotta per chiudere in ribasso del 4,7%. Molti operatori che ieri avevano comprato, oggi hanno venduto per monetizzare i guadagni. La società Vivendi, che detiene quasi il 24% della società delle telecomunicazioni, ha dichiarato che non ha intenzione di cedere le azioni. Questo ovviamente complica l’OPA di KKR che piace molto al mercato e quindi molti operatori hanno preferito vendere l’azione.
Così oggi è stata una drammatica seduta a Piazza Affari affossata da 2 paure e con questo titolo che è crollato. Soltanto 7 titoli tra le blue chips hanno chiuso in territorio positivo e solo una con un guadagno oltre l’1%, Nexi. Ma un altro indice ha destato preoccupazioni, l’aumento dello spread. Oggi il differenziale è salito di oltre il 3%, arrivando a 126 punti, vicino ai massimi degli ultimi 3 mesi.
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