Con l’avvio dell’autunno, l’Eurozona sta entrando in una fase di transizione complicata, avverte l’agenzia Standard & Poor. Vari osservatori prevedono che nel 2021 la crescita europea rimbalzerà al 6,4%- 6,1% rispetto al 5,3% precedentemente indicato. Nel suo rapporto, l’agenzia di rating sottolinea come l’Eurozona si stia riprendendo “più velocemente del previsto” dalla crisi provocata dal Covid-19. Ecco la situazione nel Vecchio Continente, presentata nel corso del mio intervento per ProiezionidiBorsa al salone Investing Roma. La tavola rotonda “Dove andranno i mercati e le economie mondiali: proposte e previsioni” si è tenuta nella sala Focus. È stata moderata dalla giornalista di Rai3 Maria Rosa Monaco. Ho parlato dopo l’intervento del nostro editore Gerardo Marciano, seguita dall’economista Emanuele Canegrati e dall’avvocato Clara Altieri.
Eurozona in ripresa, ma con molta incertezza
Dove andranno i mercati e le economie mondiali, la riscossa dell’Eurozona. Dopo la profonda recessione (-11,8% nel 2° trimestre), diffusa a tutti i Paesi, i dati sul 3° trimestre mostrano segnali di ripresa dell’attività economica, timidi e altalenanti. La fiducia è in ascesa, ma lenta, in tutti i settori. E il debito pubblico di alcuni Paesi, come l’Italia, aumenta. Nell’industria la capacità produttiva resta sottoutilizzata, nonostante il flusso di nuovi ordini. Si riaccendono i fari sui negoziati (pessimi) col Regno Unito per i trattati sulle relazioni economiche con la UE dal 31 dicembre, fine del periodo transitorio. Sul tavolo non ci sono ulteriori proroghe: il Regno Unito vorrebbe un accordo entro il 15 ottobre. E persiste il rischio di ‘no deal’.
Commercio, segnali di miglioramento
Appare in miglioramento il commercio in Europa, con qualche ripartenza delle catene del valore continentali. Viceversa, si registrano segnali più vivaci per gli scambi con l’Asia. Ancora deboli invece quelli con gli Usa. Dove, dopo il peggior crollo del PIL dal dopoguerra nel 2° trimestre, gli ultimi dati indicano una minima ripresa (PMI manifatturiero in espansione per il terzo mese). Ma l’attività è molto lontana dai livelli pre-Covid. La disoccupazione americana scende ad agosto (8,4%), ma crescono i licenziati da un posto fisso, oltre 3 milioni in un mese. Ciò ha fatto calare la fiducia delle famiglie il livello dei consumi del 3° trimestre.
L’Europa sarà presto invasa dai prodotti delle manifatture dei principali emergenti che stanno riaccendendo i motori dell’export. L’industria cinese prevede di crescere grazie all’export del +9,5% annuo. La manifattura brasiliana, sostenuta dalla marcata crescita degli ordini, fa registrare un balzo del PMI (64,7). Sono in fase espansiva anche Russia e India. Ecco quindi dove andranno i mercati e le economie mondiali, la riscossa dell’Eurozona.