Doppio baricentro per le borse internazionali

Portofino

La scorsa settimana abbiamo evidenziato la rilevanza di taluni elementi, per le borse internazionali, riassuntivamente rappresentate da FTSE MIB e Dow Jones:
presenza di un setup ribassista sul time frame daily ed alternativa, sul weekly, tra impostazione rialzista o ribassista, che sarebbe stata chiarita in chiusura della scorsa settimana.
Il filtro dei prezzi di Top or bottom ha rappresentato, quindi, una sorta di primo baricentro, definendo, sia sul Dow che per il FTSE MIB, un’impostazione ribassista sul settimanale.
Ne conseguiva la probabilità di una prima parte della settimana in corso al rialzo e la seconda parte al ribasso, a differenza dell’andamento tipico di un’impostazione rialzista, cioè prima ribassista e poi rialzista nella seconda parte.
Questo comportava che, con ogni probabilità, il minimo settimanale non sarebbe stato tra martedì o mercoledì di questa settimana, come probabile in caso di confermato time frame settimanale rialzista.
Infatti, a livello daily abbiamo assistito ad un minimo nella giornata di venerdì e ad una continuazione rialzista nelle prime due giornate di questa settimana.
Questa sorta di secondo baricentro dei prezzi, riconducibile all’andamento differenziato della settimana, ha quindi confermato un probabile andamento ribassista sul time frame settimanale in corso.

Quasi identiche considerazioni possiamo fare per l’andamento del FTSE MIB, che ha visto raggiungere un minimo nella giornata di lunedì.
A questo punto, lo scenario più probabile è quello conseguente alla particolare configurazione grafica del Dow.
Come sappiamo, del resto, in molti casi la correlazione con l’indice statunitense è quella che poi, di fatto, guida anche la dinamica delle altre principali borse occidentali.
E, dunque, dedichiamo la rimanente parte dell’articolo ad approfondire una particolare dinamica del Dow Jones, a nostro avviso in grado di farci comprendere il più probabile futuro dei corsi azionari.
In particolare, possiamo agevolmente osservare come il massimo raggiunto dal Dow Jones ad inizio maggio, si trovasse in corrispondenza con un particolare livello di resistenza dinamica, una retta di resistenza, interna al canale rialzista di lungo, che inquadra i corsi dal minimo del 2.009, e che scorre parallela ai bordi del canale stesso.
Inoltre il massimo di inizio maggio è in corrispondenza con la retta di resistenza di un canale di medio, originatosi a marzo 2011.
Naturale, quindi, il ripiego correttivo, ma tale fase è terminata?

Nelle altre situazioni analoghe, in cui si sono venuti a trovare i corsi, la dinamica correttiva dell’indice ha conosciuto arretramenti ulteriori, che hanno spinto le quotazioni fino in corrispondenza dei supporti dinamici di medio, all’interno del canale rialzista di lungo, o sino a raggiungere il bordo inferiore di quest’ultimo, e tale elemento farebbe propendere per ulteriori ribassi.
Tuttavia, occorre sottolineare che nella giornata di ieri il Dow ha chiuso praticamente in corrispondenza con un elemento tecnico di particolare rilievo, e da noi sottolineato in un precedente articolo, la neck line di un testa e spalle rialzista, formatosi da febbraio di quest’anno, ed a sua volta spalla destra di un testa e spalle pluriennale di ampio respiro.
La tenuta di tale rilevante elemento supportivo, consentirebbe una pronta ripresa rialzista, mentre il suo cedimento proietterà i corsi lungo i riferimenti dinamici supportivi, dianzi considerati, cioè prima la retta inferiore del canale di medio, originatosi sui minimi di marzo, e più sotto quella di lungo.
Peraltro, la sfasatura temporale tra Italia ed USA spiega i frequenti cambiamenti di trend in questo periodo, in quanto la dinamica tipica del Dow, interpretabile con riferimento agli elementi grafici sopra descritti, si riflette con ritardo sul FTSE MIB, così da determinare repentini cambiamenti di fronte.

Il comportamento dei prezzi, in relazione ai riferimenti grafici descritti, chiarirà le future dinamiche borsistiche.

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