Mercati azionari nuovamente in rosso per il primo giorno di ottobre. Ad affossare l’entusiasmo ci sono anche gli ultimi dati sull’inflazione di settembre e l’aumento degli energetici. Quest’ultimo trova le sue radici in un puzzle piuttosto complicato. Si parte da scorte petrolifere quasi azzerate per via delle difficoltà nate con i vari lockdown, sia nella produzione che nell’approvvigionamento.
A questo si aggiungano anche le politiche di transizione verso l’uso di energie rinnovabili che non sempre sono riuscite a reggere le richieste.
Una possibile soluzione per uscire da questo energy crunch potrebbe essere la razionalizzazione della domanda, come suggerito dal team di Goldman Sachs. Andando oltre l’analisi della banca d’affari statunitense non si possono ignorare alcuni fattori. Il primo, istintivamente, è l’aumento di richiesta di energia dettato dal ritorno alla produzione degli stabilimenti fermati per mesi dai lockdown. Bisogna poi valutare anche la domanda repressa, nata per lo stesso motivo. Domanda repressa a sua volta supportata da un aumento della liquidità e dei risparmi.
Dopo un settembre difficile per i mercati cosa aspettarsi ad ottobre?
Fin qui gli interrogativi sull’economia. Ma per la finanza? Statisticamente il nono mese dell’anno non è tra i migliori per chi investe in Borsa. Anzi, sembrerebbe che il ritorno dalle vacanze sia il momento peggiore per l’azionario. E a quanto pare, anche quest’anno la statistica è stata rispettata. Sarà a causa di un’inflazione che continua a preoccupare gli operatori o per un settore energetico in continua fibrillazione, fatto sta che la settimana è stata veramente difficile per i listini. Dopo un settembre difficile per i mercati cosa aspettarsi ad ottobre?
I timori che si riflettono sui listini, adesso, riguardano indici che negli ultimi mesi hanno continuamente rivisto i massimi storici. Da qui le previsioni di una possibile fase di transizione più turbolenta di quanto ci si sarebbe aspettati. Queste, almeno, le proiezioni degli analisti di Ethenea Independent Investors che inseriscono la diminuzione degli aiuti finanziari e monetari post Covid tra le cause di questa instabilità. In questo caso il dubbio sul prossimo futuro dei mercati appare di grande importanza. Soprattutto alla luce di quegli ultimi dati sull’inflazione citati all’inizio.