Dopo l’ultimo report (In questo scenario incerto la forte sottovalutazione di TXT e-Solutions dovrebbe favorire i rialzisti) il titolo è salito di oltre il 20%. Tuttavia, il raggiungimento del II obiettivo di prezzo della precedente proiezione rialzista in area 10,36 euro ha favorito un ritracciamento che ha riportato le quotazioni in area 9 euro.
Da questo livello, poi, è partito il rialzo tuttora in corso che, però, stenta a prendere forza. Come si vede dal grafico, infatti, l’area di resistenza a 10,53 euro sta contenendo benissimo la spinta rialzista. Lo sta facendo così bene che le quotazioni si stanno dirigendo verso il supporto chiave in area 9,94 euro. Su questo livello si deciderà il futuro delle azioni TXT e-Solutions.
Per cui, dopo un salutare ribasso le azioni TXT e-Solutions potrebbero ripartire al rialzo, ma attenzione alla tenuta dei supporti.
Qualora si dovesse ripartire al rialzo le quotazioni si dirigerebbero verso il I obiettivo di prezzo in area 11,48 euro. L’obiettivo successivo, poi, si trova in area 13,97 euro. La massima estensione del rialzo, invece, si trova in area 16,46 euro. Potenzialmente, quindi, il titolo potrebbe andare incontro a un rialzo superiore al 65%.
Al ribasso, invece, l’obiettivo più vicino passa per 8,65 euro (I obiettivo di prezzo), mentre quello successivo si trova in area 6,90 euro (II obiettivo di prezzo). La massima estensione ribassista passa per area 5,15 euro.
Rispetto all’ultima volta che ci siamo occupati del titolo, la valutazione di TXT e-Solutions è peggiorata. Con l’eccezione del Price to Book ratio, infatti, tutti gli altri indicatori esprimono una certa sopravvalutazione del titolo alle attuali quotazioni.
Non è della stessa idea l’analista che copre il titolo con un giudizio accumulare e una prezzo obiettivo che esprime una sottovalutazione di circa il 27%.
Dopo un salutare ribasso le azioni TXT e-Solutions potrebbero ripartire al rialzo, ma attenzione alla tenuta dei supporti: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo TXT e-Solutions (MIL:TXT) ha chiuso la seduta del 3 gennaio a quota 9.98 euro in ribasso dell’1,58% rispetto alla seduta precedente.