Dopo un mese di marzo a due facce le azioni della Società Editoriale il Fatto sono pronte a un rialzo del 100%

IL FATTO QUOTIDIANO

Dopo un mese di marzo a due facce le azioni della Società Editoriale il Fatto sono pronte a un rialzo del 100%. È questo, in estrema sintesi, la conclusione cui si giunge con l’analisi grafica e di cui daremo maggiori dettagli nei prossimi paragrafi.

Dopo reiterate indicazioni sulle potenzialità del titolo (clicca qui per leggere) a marzo le quotazioni sono letteralmente esplose al rialzo passando in una quattro sedute (dal 22 al 25 marzo) da area 0,5 euro a 0,9 euro. Già dal 25 marzo, però, è iniziato un ritracciamento che è ancora in corso e che ha portato le quotazioni in area 0,55 euro. Di fatto tutto il rialzo è stato quasi del tutto riassorbito, ma dovremmo essere sul punto di assistere a una ripartenza.

Dal punto di vista dei fondamentali alle quotazioni attuali Società Editoriale il Fatto è molto sottovalutata. Ad esempio, rispetto al fair value calcolato con il metodo del discounted cash flow la sottovalutazione è superiore al 70%. Per l’analista che copre il titolo il giudizio è comprare con un prezzo obiettivo che esprime una sottovalutazione del 50% circa. Inoltre l’azienda gode di una posizione finanziaria molto solida dato il livello di liquidità netta e i suoi margini ed è una delle più sottostimate. Il ratio “enterprise value to sales”, infatti, è di 0.37 per l’anno 2020.

Prima di procedere ricordiamo che il titolo Società Editoriale il Fatto è stato il peggiore della settimana appena conclusasi.

Dopo un mese di marzo a due facce le azioni della Società Editoriale il Fatto sono pronte a un rialzo del 100%: Le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo azionario Società Editoriale il Fatto (MIL:SEIF) ha chiuso la seduta del 9 aprile in rialzo del 4,46% a quota 0,585 euro rispetto alla seduta precedente.

Il ribasso iniziato dai massimi di marzo ha raggiunto il suo III obiettivo di prezzo in area 0,56 euro. Ci sono, quindi, elevatissime probabilità che si assista a un rimbalzo delle quotazioni che porterebbe a un’inversione di tendenza nel caso di una chiusura settimanale superiore a 0,728 euro. In questo caso le quotazioni potrebbe facilmente raggiungere area 1 euro e anche obiettivi di prezzo posti più in alto.

Affinché, però, il rialzo sia di lungo periodo è di cruciale importanza che la chiusura di aprile sia superiore a 0,635 euro. In caso contrario potremmo assistere a un ritorno in area 0,45 euro.

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Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello dei volumi mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi. Nel pannello inferiore è mostrato lo Swing Indicator che mostra i segnali al rialzo e al ribasso sullo strumento in questione.

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